«Ieri la Corte d’Appello si è pronunciata e ha decretato definitivamente i consiglieri regionali eletti. Purtroppo la memoria di Senso Civico non è stata presa in considerazione, dunque alla lista non è stato consentito di esprimere alcun consigliere nonostante il 4,16% di voti presi. L’amarezza è tanta, eppure avrei fatto volentieri a meno di parlarne, se non fosse per il dovere che sento nei confronti di chi mi ha sostenuto, e l’obbligo di aggiornarlo sull’epilogo di questa vicenda». Lo ha scritto in una nota l’ex consigliere regionale Sabino Zinni.
«Andria insomma non esprime alcun consigliere regionale di maggioranza, del resto nonostante siamo un popolo di agricoltori, più che a coltivare, abbiamo imparato perfettamente l’arte di darci la zappa sui piedi.
Sinceramente, il rammarico più grosso, è quello di non poter seguire fino al termine l’iter di grossi progetti avviati, di cui la città e la provincia hanno così bisogno. Ma sono convinto che in qualche modo proseguiranno.
Non posso che ringraziare ancora una volta chi mi ha dato fiducia: se oggi affronto questa situazione tutto sommato serenamente, e pago del gran lavoro fatto, è grazie a loro.
Continuerò a far politica, come si suol dire, “fuori dal palazzo”. Del resto non posso fare diversamente. Chi fa politica in un certo modo lo sa: una volta innamorati, della passione per lei, non ci si libera più».