«In occasione della ventiquattresima edizione del Festival Castel dei Mondi sono stato invitato a dipingere la parete più periferica dell’abitazione più periferica della periferia più periferica di Andria adottata a simbolo di tutte le periferie del mondo. “Il de-voto” è frutto di una mia riflessione sul destino delle periferie in tempi di campagna elettorale, dove il sistema chiede invece di dare, rilanciando le promesse». Scrive così, in una nota sui social, l’artista andriese Daniele Geniale.

«Ho immaginato un politico alla ricerca spasmodica del voto ed il Santo Valentino, riconoscibile dai colori iconografici e dalla mancanza del volto, poiché decapitato come da martirio. Un intervento site specific, vista l’analogia tra il nome del quartiere, San Valentino, e la raffigurazione del Santo, che ho immaginato in un atto di ribellione nei confronti del sistema che genera marginalità, periferie. La sua posa la dice tutta al riguardo. Qui abbiamo un gioco tra santi e santini elettorali, centro e periferia, amore rispettato e amore tradito, come dalle scritture relative al Santo in questione.

Grazie a Roberta Fucci e a Vito Lantano per l’aiuto costante. Grazie agli abitanti del quartiere che mi hanno coccolato in ogni momento».