«Il trend è decisamente in ascesa, lento ma costante, siamo a quasi mille nuovi casi in pochi giorni, tenuto conto che questi si sono contagiati almeno quindici giorni fa ed altri vacanzieri si devono ancora ritirare. Si preannunciano un fine agosto e inizi di settembre molto caldi. Questa non è la prima epidemia al mondo, altre ce ne sono state ed altre ce ne saranno, era già tutto previsto, la Scienza, quella vera, analizza, verifica, avverte, ma continuano ad appellare terroristi questi Scienziati. Ci affidiamo invece a chi vaticinava una pandemia che spariva in 70 giorni, che il virus sarebbe sparito col caldo, che nessuno si ammalava perché il COVID-19 era diventato buono, si era adattato, addirittura era clinicamente morto. E’ drammatica poi la leggerezza di alcuni “esperti” che sembrano dar più peso al palcoscenico mediatico che alla sostanza dei dati, con conseguenze comportamentali della popolazione immaginabili». Interviene così in una nota il dott. Giancarlo Cannone, Responsabile dell’Ufficio Prevenzione di Andria.

«Io direi piuttosto, invece di continuare ad andare dietro agli sciamani e a cercare esorcismi a ritmo di balli di gruppo, spritz e mojito, di tornare ad essere seri. Seri per davvero.
Semplicemente guardando in faccia la realtà, proteggendo noi stessi e gli altri perché, finché non ci sarà un vaccino o una terapia efficace, questo virus continuerà a contagiare, a far ammalare, ad uccidere.

Basta uno starnuto, è vero. E sarebbe bastata un po’ di attenzione, di sano altruismo.
In fondo indossare mascherine, tenere il distanziamento e non inseguire la vita notturna e una socialità senza regole, non credo sarebbe stato così difficile. E niente, qui rischiamo grosso di tornare all’incubo dei mesi scorsi se non ci diamo una regolata, mentre intanto questi complottisti riciclatisi come novelli negazionisti, continuano a schiumare dalla bocca “terrorismo mediatico”, “gli asintomatici non sono contagiosi”, “dittatura sanitaria”.

Ma questo è anche il risultato della colpevole spavanderia di qualche politico nel mostrarsi in pubblico senza mascherina, è il risultato della decisione di riaprire le frontiere al turismo senza rendere obbligatorio l’uso delle mascherine in pubblico, è la conseguenza delle becere dichiarazioni di qualcun’altro che non chiude i suoi postriboli perché “lei deve ballare”.

Il problema non è la regola restrittiva da imporre o rispettare: il problema è il buonsenso personale, che parecchi di noi hanno perduto».