Una lettera aperta che riportiamo integralmente e firmata da 36 tra professionisti tecnici, commercialisti, imprese, cittadini, indirizzata al commissario prefettizio del Comune di Andria in vista della ampia ripresa dell’attività edilizia in tutto lo stivale anche grazie alle misure intraprese dal Governo per fronteggiare il post Covid-19. La richiesta è quella di agire per eliminare i tanti ostacoli burocratici che spesso bloccano o rallentano uno sviluppo che per questa attività potrebbe voler dire non meno di 120 milioni di euro di investimenti in un campo in forte difficoltà ad Andria. Di seguito la lettera aperta:

«In questi giorni il credito di imposta per lavori di riqualificazione energetica ed edilizia è salito al 110% (per alcuni casi)  e comunque per tutti è diventato cedibile, nel senso che possiamo finanziare i lavori con la cessione del credito.  Esiste anche il sisma bonus, ovvero risorse per la demolizione e ricostruzione in sicurezza sismica di circa 80.000 ad unità immobiliare.

Alcune simulazioni molto realistiche per Andria:  20 cantieri di sismabonus possono portare in media a  16 Milioni di risorse pubbliche. 100 interventi di ristrutturazione energetica ed edilizia possono valere circa 15 Milioni . Diciamo in tutto 30 Milioni di risorse pubbliche attivabili entro un anno e mezzo.  Con il moltiplicatore degli investimenti,  possiamo stimare in  circa 120 Milioni gli investimenti possibili nella città. A favore di Comune, imprese, cittadini, economia locale e lavoro.

Purtroppo le autorizzazioni per le ristrutturazioni sono rallentate da incertezze tecniche e amministrative, accentuate da una sentenza della Corte Costituzionale il cui impatto è minimo o assente sul grosso del tessuto edificato di Andria.  

In più rimarchiamo che, al fine di ottenere la migliore efficacia possibile delle opportunità normative e assicurare risorse finanziarie al comune e alla città, è necessario uno stretto raccordo tra comune, imprese, cittadini e banche: infatti il modello finanziario sarà determinante per attivare gli investimenti, così come i tempi delle autorizzazioni.

Anche se non si tratta di investitura elettiva, Lei ha in questo periodo la massima responsabilità della città e della comunità.  Deve pertanto adottare, come imposto dalle norme, le misure formali per il bilancio comunale. Ma la sua carica ha anche i dovere di agire per eliminare gli ostacoli allo sviluppo e favorire  le iniziative che possano far rinascere finanza pubblica e lavoro.

La preghiamo pertanto voler intraprendere due azioni congiunte:

  • Emanare indirizzi agli Uffici Tecnici affinché siano eliminate le incertezze procedurali e accelerati gli atti necessari a cantierizzare in tempo utile le opere che danno diritto a ingenti risorse pubbliche
  • Convocare un tavolo di coordinamento con player finanziari disponibili, rappresentanti di imprese e tecnici e Uffici Comunali affinché la necessaria collaborazione riceva certezze e stimoli

La nostra accelerazione è motivata dalla scadenza dei benefici di legge entro il 2021 e dal fatto, purtroppo, che la città tornerà ad avere una guida elettiva non prima di Novembre (forse)  prossimo.

Queste sono scelte e azioni che non costano niente, ma che possono consentire la nostra rinascita. Non mancherà la nostra collaborazione e quella della società civile a Lei e agli Uffici Comunali per raggiungere gli obbiettivi comuni. Siano pertanto a sua disposizione per ogni cosa ritenga utile.  Se ritiene potrà convocarci per approfondimenti.

Grazie per la attenzione, e le auguriamo buon lavoro e successo nella sua opera per la città».