Che la ripartenza potesse essere difficile, dopo il lockdown, c’era certamente da aspettarselo: distanze tra i tavoli, tra le persone e ingressi rigorosamente controllati rendono, per molti locali, ancora lunga la strada del ritorno alla normalità. È così anche per quelli del centro storico di Andria, considerato ormai il cuore della movida cittadina. Quella stessa movida che, di questi tempi, è finita sotto accusa per via dei troppi gruppi di giovani che affollano le strade, soprattutto nelle ore serali, e che hanno reso necessari anche provvedimenti severi da parte dell’amministrazione comunale, come ad esempio la chiusura di Piazza Duomo. Ma a pagare il conto più salato per l’imprudenza altrui rischiano di essere proprio i titolari di bar e ristoranti, costretti a ricoprire il ruolo di sentinelle anti assembramenti davanti alle loro attività, se non vogliono incorrere in pesanti sanzioni.

E la questione degli assembramenti sembra toccare anche un vecchio nervo scoperto, come la difficile convivenza tra locali, movida e residenti del centro storico di Andria.

Il servizio.