I bollettini diramati quotidianamente dalla Regione parlano chiaro: due soli nuovi casi negli ultimi sette giorni. Vietato abbassare la guardia, continuano a dire dalla Asl, ma numeri alla mano l’epidemia di coronavirus almeno nella provincia Bat appare in netta recessione. La costante contrazione dei contagi sta ridando fiducia ai cittadini, ritornati ad animare le strade dei loro comuni dopo due mesi di lockdown ed il divieto di abbandonare le abitazioni se non per motivi di salute o di lavoro.

La fase 2 dell’emergenza, con la parziale ripresa delle attività per alcuni esercenti e la concessione di uscire di casa anche per andare a trovare i propri congiunti, è stata scambiata da molte persone (soprattutto i più giovani) per un ritorno anticipato alla normalità. Nelle città costiere si sono verificati numerosi assembramenti sul lungomare di ragazzi in cerca di svago, spesso privi di mascherine e incuranti delle norme sul distanziamento sociale.

A Bisceglie il sindaco Anagarano, rivolgendosi alla sua comunità, ha fatto appello al senso di responsabilità e spirito di solidarietà collettiva per superare indenni questa fase dell’emergenza. “Ricevo tante segnalazioni – scrive il primo cittadino – sull’eccessiva presenza di gente in giro. Soprattutto tanti ragazzi e giovanissimi che vagano come sciami di meteore tra le varie piazze cittadine”. Anche il presidente del consiglio comunale, Gianni Casella, se la prende con i responsabili di riunioni serali non autorizzate sul lungomare.

A Barletta, alla luce della leggerezza con cui tanti cittadini stanno affrontando la fase 2, i consiglieri comunali del Movimento 5 Stelle hanno rivolto un appello formale all’amministrazione guidata dal sindaco Cannito perché vengano intensificati i controlli da parte della Polizia Locale e degli enti preposti.

Stesso appello di cui si fanno portavoce ad Andria i rivenditori di arredamento, una delle tante categorie penalizzate dalla crisi sanitaria, che in un comunicato manifestano tutta la propria preoccupazione per i ritardi che i comportamenti dei cittadini irrispettosi delle normative anti contagio potrebbero determinare sulla ripresa delle loro attività. Il punto, sottolineato anche dai sindaci del territorio, è che un aumento dei contagi nei prossimi giorni potrebbe rimettere in discussione anche le riaperture programmate a partire dal 18 maggio. Per questo motivo, oggi in molte città i controlli delle forze dell’ordine, soprattutto lungo le zone costiere, sono stati più serrati. Un deterrente che ha ridotto gli assembramenti suggerendo ai cittadini maggiore cautela ed attenzione al rispetto delle regole.