Un nuovo anno che giunge al termine. 365 giorni di costante informazione, dalla cronaca nera sino ad arrivare alle storie di uomini e donne che hanno lasciato un segno nella comunità andriese. Il 2019 porta via tante notizie spesso difficili da raccontare, ma al contempo necessarie per garantire un servizio di informazione che possa giovare ai cittadini. Perché “informare”, per noi, è la sfida che ci aspetta ogni singolo giorno, con la consapevolezza di avere una responsabilità importante: quella di scrivere i fatti, le verità, e dissipare l’ombra delle fake news e delle notizie spesso allarmanti, e senza alcun motivo fondato.

Il 2019 ad Andria verrà ricordato soprattutto per gli eventi di cronaca nera, come i due agguati mortali del 24 giugno e 26 luglio, rispettivamente nei pressi della Villa Comunale e in via Ospedaletto. Tra le notizie più lette sul network Andria.News24.city c’è spazio per gli incidenti, in primis il violento scontro sulla “Andria-Barletta” del 12 novembre, con tre auto coinvolte ed un ferito grave. A seguire nelle visualizzazioni un altro scontro, quello di via Trani dell’8 giugno, rimasto impresso per la violenza dell’impatto grazie alle immagini delle telecamere che hanno immortalato l’incidente. E poi ancora il giovane andriese rimasto schiacciato il 4 giugno da un mezzo mentre svolgeva il suo lavoro cambiando una gomma. Un incidente sul lavoro proprio come quello che è costato la vita anche a Michele Ciommo mentre smontava delle luminarie.

La notizia più letta in assoluto nel 2019 è l’arresto del 29enne protagonista della feroce aggressione ai danni della sua fidanzata, nel mese di novembre, con le immagini della violenza che hanno fatto il giro dell’Italia. Ulteriore risalto anche per la notizia della morte del 24enne andriese a Trani, durante la cena di Natale con i colleghi appena 10 giorni fa. E poi la morte di Sandro, morso da un cane affetto da rabbia mentre era a Zanzibar.

Il 2019 verrà anche ricordato per il crollo della palazzina di via Pisani. Immagini sconcertanti ed emblematiche di una casa senza una parete, ma rimasta in ordine con tavolo e sedie perfettamente rimaste al loro posto, al primo piano, ed ancora oggi ben visibili.

Ed infine le storie di uomini e donne andriesi. Terry Calvano che ci ha lasciato ad inizio anno, e mai dimenticata da tutti noi per il suo sorriso e l’animo della guerriera nella lotta alla malattia. Riccardo Casamassima, il carabiniere andriese grazie al quale è stato riaperto il caso Cucchi e che proprio in questo 2019 ha visto la famiglia di Stefano, morto in circostanze misteriose, gioire – se così si può dire – per aver ottenuto quanto meno giustizia.