«Assenza di copertura temporanea in guaina impermeabile sul corpo rifiuti, accumuli di percolato con livelli variabili tra 7 m e 12,5 m, atteso che dalla disamina dei Fir risulta che l’ultimo conferimento in discarica del percolato emunto risale a Gennaio 2019. E’ evidente che il quadro sanitario e ambientale rappresentato nel verbale di sopralluogo eseguito congiuntamente da Arpa e Comune risulta essere critico e preoccupante per l’elevato potenziale rischio ambientale e sanitario».

Così riporta il documento della Regione Puglia in riferimento alla nota dell’Arpa sull’intervento dei tecnici l’11 novembre scorso presso la Discarica di Andria in Contrada San Nicola La Guardia. Il documento è stato reso pubblico sui social dalla consigliera regionale Grazia Di Bari e l’on. Giuseppe D’Ambrosio del M5S.

«L’assenza della copertura impermbeabile dei rifiuti e la presenza di un importante accumulo di percolato all’interno della discarica di San Nicola La Guardia creano un quadro preoccupante sanitario ed ambientale – spiega Grazia Di Bari. Dopo la chiusura doveva esserci un post-gestione che però a causa della mancanza di fondi con il Comune in dissesto e la società che gestiva la discarica fallita, ha visto l’intervento della Regione con lo stanziamento di 10 milioni di euro per i lavori di bonifica che però non sono mai stati utilizzati. Procederemo con un esposto alla Procura della Repubblica – afferma D’Ambrosio – nel caso non si muova ancora nulla di concreto sul disastro in atto».

Intanto non sono mancate le reazioni sui social da parte delle associazioni “3Place” e “Onda d’Urto” preoccupate dalle possibili ripercussioni che potrebbero ricadere sulla salute dei cittadini a causa del percolato presente nella discarica.