E’ stato approvato dall’amministrazione commissariale di Andria, nella serata di ieri, l’adeguamento del Regolamento Edilizio Comunale, un documento particolarmente atteso in città e che ha visto circa due anni di lavoro tra i vari soggetti coinvolti. Ora, dunque, la Città di Andria, avrà regole e norme più certe per l’accesso all’attività edilizie, da parte dei privati, e che negli ultimi anni ha subito probabilmente uno stop forzato anche a causa della mancanza di questo strumento.

Un lungo lavoro, dicevamo, durato due anni e che ha visto la collaborazione dell’ufficio tecnico con il tavolo tecnico costruito dalla precedente amministrazione comunale assieme alla V commissione consiliare. Un processo che ha previsto anche il coinvolgimento dei professionisti del settore e dei cittadini sino alla costruzione di un regolamento condiviso fatto di diverse osservazioni, alcune accolte ed altre no.

Il Regolamento consta di 92 articoli, vi è una prima parte di principi generali e disciplina generale dell’attività edilizia ed una seconda di disposizioni regolamentari comunali in materia edilizia con disposizioni organizzative e procedurali,  disciplina della esecuzione dei lavori, disposizioni per la qualità urbana, prescrizioni costruttive e funzionali, vigilanza e sistemi di controllo.

Obiettivo del nuovo regolamento, come spiegano dalla gestione commissariale dell’ente in una nota ufficiale di questa mattina, è quello di garantire lo sviluppo armonioso della città anche attraverso interventi di rinnovamento e di integrazione del patrimonio edilizio esistente.

Ieri sera su facebook, la notizia è stata anticipata dalla sub commissaria Anna Maria Curcuruto, ex assessore regionale all’urbanistica, ed indicata tre mesi fa quale professionista incaricata dalla gestione commissariale per occuparsi di questo aspetto. La stessa Curcuruto nel suo post, che ha anticipato la nota ufficiale dell’ente, oltre ai ringraziamenti ha voluto metter in evidenza che ad Andria si sia arrivati piuttosto rapidamente all’approvazione di questo strumento rispetto, per esempio, ad una città come Bari.