«Precari dal 2000, nonostante l’orientamento generale che tende a stabilizzare i lavoratori di qualsiasi ambito. E a breve potrebbero addirittura perdere il lavoro, dopo quasi vent’anni di servizio e di competenze acquisite nei Centri per l’Impiego. Si tratta dei formatori dei centri pugliesi, che svolgono funzioni di supporto dei servizi di politica attiva, a cui scadrà il contratto a fine ottobre, nel silenzio generale della Giunta pugliese e dell’Arpal che utilizzano il lavoro di queste figure professionali». Interviene così, in una nota, il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.

«Ho ritenuto, quindi, di depositare un’interrogazione consiliare diretta al presidente Emiliano e all’assessore al Lavoro per sapere se intendono, e in che tempi, stabilizzare e assumere dopo anni e anni il personale formatore e se nel bilancio regionale sarà incrementato il capitolo per finanziare le funzioni e i servizi in materia di politiche attive del lavoro. Si tratta di un intervento di civiltà, laddove è incredibile che un ente pubblico come la Regione si avvalga di lavoratori affogati nel precariato da decenni. Ed oggi, a pochi giorni dalla scadenza del contratto, né la Giunta né l’Agenzia regionale per il Lavoro sembrano occuparsi di questa vertenza che potrebbe assumere aspetti drammatici sotto il profilo occupazionale. Chiedo ad Emiliano una risposta chiara, anche per restituire ai dipendenti la serenità dovuta: che intenzioni ha? Che fine faranno i formatori? Mi auguro di ricevere un riscontro preciso, senza chiacchiere, perché ci sono tante famiglie che vivono un momento di grande preoccupazione».