«Da tempo lo stato di conduzione dell’Azienda agricola Papparicotta di proprietà della Provincia BAT, estesa per circa 100 ettari in agro di Andria, desta seria preoccupazione a causa dell’abbandono in cui versano i suoi vigneti ed oliveti». A parlare è Francesco Losito coordinatore di IDeA sul territorio e che torna sulla gestione dell’azienda provinciale ubicata in territorio di Andria nelle campagne di grande pregio per l’olivicoltura e la viticoltura territoriale verso Montegrosso.

«In un momento così drammatico per l’agricoltura pugliese – spiega Losito – ed in particolar modo per l’olivicoltura della BAT, dopo la gelata dello scorso anno ed il diffondersi della Xylella in modo irreversibile fino alle porte di Bari, non possiamo accettare di vedere che anche nelle proprietà pubbliche della nostra Provincia, non vengano assunti ed adottati tutti gli interventi necessari ed opportuni al mantenimento delle buone e corrette metodologie di coltivazione. Ove mai si dovesse verificare l’infezione da Xylella o da qualsiasi altro batterio per l’incuria della Provincia BAT, i terreni limitrofi su un importante asse stradale che congiunge Andria a Canosa rischierebbero seriamente di esserne contagiati e danneggiati».

«Si rende necessario pertanto che gli Uffici competenti si attivino immediatamente per il ripristino di tutte le corrette procedure di coltivazione aziendale, dall’aratura ai trattamenti ed alla potatura – dice ancora Losito – In caso contrario dovranno essere i Carabinieri forestali ad attivarsi per verificare l’esistenza o meno di qualsiasi tipo di mancanza e/o omissione circa le procedure di prevenzione al diffondersi della Xylella al solo fine di impedire che un’intera categoria di imprenditori agricoli che hanno in quelle contrade le proprie aziende ne paghino le conseguenze. Vigileremo con la massima attenzione affinché tutto venga ripristinato nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile al fine di evitare che una vera e propria bomba ecologica scoppi da un momento all’altro arrecando incalcolabili danni al patrimonio ed all’economia locale».