La liquida così, definendola una balla, l’ipotesi che l’ex discarica di inerti diventi una discarica di rifiuti solidi urbani il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano.

L’interpretazione dei documenti diffusi parzialmente dal Movimento 5 Stelle di Andria ma che avevano trovato sostanziale conferma nelle dichiarazioni rilasciate dall’assessore regionale all’Ambiente Gianni Stea, ha sollevato un polverone sulla pur netta differenza tra la volontà dell’assessorato all’Ambiente e la corrisponenza degli atti. Che al momento non sembra coincidere: la volontà, o meglio la necessità, di realizzare una discarica RSU nella Bat da parte di Stea, non troverebbe conferma nelle carte. E se qualche pertugio in cui potrebbe insinuarsi la possibilità di realizzare la discarica RSU nel sito per inerti dovesse esserci, va chiuso.

Lo ribadisce, dopo l’impegno assunto dal consigliere regionale Zinni, anche il consigliere Caracciolo presidente della Commissione Affari Generali. Caracciolo che ricorda come l’autorizzazione a realizzare un impianto di biostabilizzazione risalga al 2008 e che la discarica avrebbe avuto la funzione di soccorso a questo impianto, puntualizza che non essendoci più la necessità di questo impianto, non vi sarà nessuna discarica. E chiede che questa tesi sia confermata in audizione nella commissione ambiente da parte dell’assessore regionale Gianni Stea.