Nasce da Andria un’idea per sensibilizzare in maniera originale la “lotta” contro i rifiuti lasciati in luoghi non appropriati, e soprattutto per lanciare un segnale agli “sporcaccioni”. Si chiama “3place” ed è un’iniziativa ideata da due giovani andriesi che hanno voluto «smuovere le coscienze di tutti noi esseri umani, far scattare quella molla che non ci deve solo portare a denunciare le zone, i places con rifiuti». L’idea richiede tre semplici passaggi: pulisci, pesa e posta!

«Abbiamo pensato che prima di pubblicare qualsiasi post o foto, è il caso di spiegare un po’ gli obiettivi e le ragioni di questa pagina – spiegano gli ideatori dell’iniziativa -. L’obiettivo di 3place è quello di smuovere le coscienze di tutti noi esseri umani, far scattare quella molla che non ci deve solo portare a denunciare le zone, i places con rifiuti, ma a compiere un ulteriore gesto: quello di pulire! Pulire anche se non abbiamo sporcato noi quei luoghi! Il sogno è che il tutto diventi così virale, che saremo più “pulitori” che “sporcatori”, e che addirittura si annullerà la percentuale di coloro che sporcano. Non c’è più tempo per restare a guardare, bisogna agire! Pulisci, pesa, posta!».

«La pagina sarete voi, saremo noi! – si legge – E’ questo lo slogan che terremo sempre bene a mente. E si perché ognuno di noi che deciderà di agire, prendendo sacco e guanto, e andando a pulire un luogo, lo potrà condividere con la pagina 3place. Come ? Postando una o più foto dalle quali si evinca il prima e il dopo (la pulizia) , dalla quale si evinca il paesaggio circostante (il nostro tanto amato ambiente) , dalla quale si evincano i sacchetti pieni e perché no anche la nostra brava faccia con il gesto del 3 con la mano a farla da padrone. Il tutto con nome del luogo (comune, provincia) , e peso del sacchetto. Per quest’ultimo consigliamo di utilizzare un pesa valigia, o se non siete in possesso di questo cercate di capire “ad occhio” quanto può pesare il sacchetto (magari con qualche aiutino, tipo paragonandolo al peso di una bottiglia d’acqua)».

«Il peso – concludono – ci servirà a capire quanti chilogrammi di plastica, o di rifiuti, abbiamo pulito e quindi sottratto al mare, all’oceano, alla foresta, alla natura, e di stilare una classifica degli utenti più virtuosi».

3place