«Faccio seguito agli, ormai, frequenti articoli pubblicati sulle varie testate on-line locali da parte del Dr. Corallo della “U.S.B. Lavoro privato”, per chiarire alcuni aspetti relativi alle loro reiterate richieste di accesso a dati riguardanti lavoratori della “Andria Multiservice Spa”». Inizia così la dura nota del dott. Riccardo Martiradonna.

«In data 13 giugno scorso (e non due mesi fa!) il Dr. Corallo del Coordinamento Regionale U.S.B. Puglia, ha inoltrato alla Società una richiesta che si riporta integralmente: “Si richiede, di ricevere l’elenco completo del Lavoratori in forza al 31 dicembre 2017 divisi per inquadramento, livello, profilo e settore di intervento”.

In data 18 giugno scorso, è stato risposto che non era possibile accogliere tale richiesta per ragioni di tutela dei diritti relativi alla privacy dei singoli lavoratori. Successivamente, in data 22 giugno, sempre il Dr. Corallo p. il Coordinamento Regionale U.S.B. reiterava la medesima richiesta facendo un generico riferimento alla L.241/90. Ulteriore e identica richiesta in data 11 luglio scorso, giungeva per il tramite di un avvocato che minacciava, tra l’altro, azione legale.

Alla luce di quanto innanzi detto, alle varie richieste pervenute si è risposto per iscritto sia all’U.S.B. e sia al loro legale, con un documento che si riporta di seguito:

“La richiesta dell’elenco completo dei lavoratori in servizio al 31 dicembre 2017 divisi per inquadramento – livello – profilo e settore di intervento non può essere accolta in quanto la tutela al diritto alla riservatezza dei dipendenti cui si riferiscono i dati, prevale, nella fattispecie, sul generico e indeterminato interesse di cui parrebbe portatrice la O.S. U.S.B. – Lavoro Privato.
Infatti la motivazione addotta dalla O.S. U.S.B. – Lavoro Privato, a sostegno della propria richiesta, si sostanzia in una generica finalità “di poter svolgere al meglio l’attività sindacale” essendo invece necessario, per consolidato orientamento giurisprudenziale, che dalla motivazione emerga di salvaguardare un interesse di cui sia portatrice, diretto concreto e attuale, corrispondente ad una situazione giuridicamente tutelata e collegata alla documentazione della quale si richiede l’accesso.
Diversamente, in assenza di un concreto interesse, la richiesta potrebbe sembrare preordinata ad un controllo generalizzato dell’attività della azienda, espressamente vietato dall’art.24 della L. 241/90. Pertanto sulla scorta di tale difetto di adeguata motivazione, requisito necessario ai sensi dell’art.25 della L.241/90, si ribadisce l’impossibilità di accogliere l’istanza della O.S. U.S.B..
Il diniego si argomenta altresì in ragione dell’ampiezza della documentazione richiesta riguardante la totalità delle posizioni lavorative aziendali, che confermerebbe dunque la presenza alla base di un interesse non percepito come attuale e concreto ma generico ed indeterminato. Da ultimo si evidenzia che i dati richiesti sono reperibili sul sito internet istituzionale della Andria Multiservice S.P.A., circostanza che renderebbe superfluo dare corso alla istanza di accesso in questione”.

«Colgo l’occasione per ringraziare pubblicamente il Dr. Pierpaolo Corallo del Coordinamento Regionale U.S.B. Puglia, per quanto da egli affermato in un precedente articolo apparso su questa testata giornalistica in data 14 maggio scorso e cioè “che sin dal mio insediamento ho cercato di trovare un approccio diverso (rispetto al passato) nei confronti dei Lavoratori e della OO.SS. Tale affermazione mi inorgoglisce poichè il mio intento è sempre stato quello di colloquiare e, nel rispetto reciproco, raggiungere accordi che giovino alla Azienda ed ai Lavoratori. Purtroppo, e non ne comprendo le ragioni, tale rapporto di massima cordialità si è interrotto. Forse sarà accaduto perché da mesi è stato richiesto all’USB un parere, fosse anche negativo, circa l’installazione di sistemi di localizzazione dei veicoli aziendali? A tutt’oggi non è pervenuta alcuna risposta. Posso assicurare al Dr. Corallo che, contrariamente a dicerie errate che sono circolate, se qualche premialità è stata concessa ad alcuni lavoratori, per essersi distinti nell’esecuzione di opere particolari, e di questo ve ne è dimostrazione in alcuni articoli pubblicati anche su questa testata giornalistica, ciò è accaduto nel rispetto della “meritocrazia” e della “spending review”, (vedi lavori effettuati nelle scuole). Si rigetta, inoltre, con fermezza, l’insinuazione che tali premialità siano attribuibili ad un “sistema quasi clientelare” come affermato dal Dr. Corallo. Voglio rassicurare il Dr. Corallo ed i rappresentanti sindacali che “clientelismi” di qualsiasi genere non ve ne sono stati e men che meno ve ne saranno. L’Azienda, come dal Dr. Corallo stesso affermato, è sana e tali estemporanee ed inutili prese di posizione ledono l’immagine della stessa Azienda, dei Lavoratori nonchè del sottoscritto.
Spero che il Dr. Corallo ed i suoi rappresentanti sindacali rivedano tale loro atteggiamento che sicuramente non porta a nessun risultato positivo ed auspico la ripresa di corrette relazioni tra le parti come già avvenuto in passato».