Per la prima volta in Italia ed in particolare a Verona, si sono disputati nel primo weekend di dicembre i mondiali di ciclocross single speed. Ai nastri di partenza tra i 150 atleti provenienti da tutto il mondo, anche un andriese e cioè Domenico Abruzzese. La sua passione per le due ruote ed i risultati conseguiti in giro per l’Europa, fanno di lui il ciclista più esperto del territorio e la sua attività prosegue senza sosta sia come atleta che come direttore sportivo.

Formare per formarsi in sostanza la scelta di vita sulle due ruote di Domenico Abruzzese che solo per un guasto meccanico alla bici, nella seconda batteria, si è dovuto accontentare della finale B proprio quando era da un passo dalla finalissima A. La vittoria, proprio della finale B, tuttavia, ha permesso comunque all’atleta andriese l’approdo in finale A dove si è comunque classificato ad un passo dal podio: «Un buon risultato sportivo che mi inorgoglisce tanto. Ho dato davvero il massimo in questa esperienza fantastica – ci dice Domenico Abruzzese – Ogni volta è una nuova scoperta che ci permette di vivere giornate bellissime di sport e territorio».

Per la cronaca il mondiale lo ha comunque vinto un italiano e cioè Andrea Pirazzoli. La particolarità di questa specialità, come ci racconta lo stesso Abruzzese, è quella di gareggiare con una bici a scatto fisso ma su percorsi tipici del ciclocross e cioè in campagna e tra il fango. Lo scenario di Verona, tra Porta Palio e i Bastioni di Santo Spirito, ha fatto il resto assieme al tanto pubblico assiepato lungo tutto il percorso.