«Purtroppo, fummo facili profeti sul destino della banca Gbm, nata dalla trasformazione della ex Banca Federiciana: oggi, infatti, la nuova proprietà ha deciso di chiudere la sede di Andria, inviando le lettere di licenziamento a tutti i dipendenti. Una fine annunciata e prevedibile, ma oggi c’è l’urgenza di intervenire a sostegno dei lavoratori e delle loro famiglie, con un immediato interessamento del presidente della Giunta regionale e dell’assessore al Lavoro».

Lo dichiara il presidente del Gruppo consiliare di Forza Italia, Nino Marmo.

«La Banca Federiciana – aggiunge – nacque dall’iniziativa di imprenditori della Provincia di Barletta-Andria-Trani, con sportelli aperti in tutte e tre le città capoluogo. A seguito della trasformazione della compagine societaria e del relativo cambio di denominazione, ci venne subito il sospetto che qualcosa stesse degenerando. Infatti, quella che doveva essere una banca del territorio divenne un istituto d’affari e trasferì la sede legale e la direzione strategica (?!) a Roma. Adesso, si passa alle vie di fatto con la chiusura della sede di Andria – e chissà, a breve anche delle altre due – e con il licenziamento dei dipendenti. Per questo – conclude Marmo – chiedo all’assessore regionale al Lavoro ed al presidente Emiliano un incontro urgente per confrontarci sulla questione e cercare soluzioni per affrontare una vera e propria operazione piratesca a danno dei lavoratori e di tutto il nostro territorio».