«Inaugurano anche le cose già inaugurate. Ogni scusa è buona per il sindaco di Andria per tagliare nuovi nastri. Anche al Parco “Di Nanni”, che da anni offre ai bambini di quel quartiere un po’ di verde in mezzo al cemento, abbiamo assistito all’ennesimo taglio del nastro, con tanto di flash dei fotografi e servizi giornalistici. L’unica cosa degna di nota sono state le giostrine per i bambini con disabilità». Così i consiglieri comunali del M5S sferrano l’attacco al sindaco di Andria Nicola Giorgino.

«Il ringraziamento andrebbe rivolto alla cooperativa sociale Questa Città. Al posto dell’amministrazione comunale, presente con sindaco, tre assessori e consiglieri, avremmo mantenuto un profilo più basso, a maggior ragione dopo gli anni di incuria e di assenza da quel quartiere. Invece abbiamo dovuto leggere un comunicato stampa del Comune in cui si esaltava la rinascita di quel parco. Che significa? Rinascita, perché è stata riposizionata la rete esterna del campo? Perché hanno ridipinto le linee di gioco? In una città normale questa si chiama manutenzione ordinaria o straordinaria. Per l’agenda politica di Giorgino, invece, è un evento epocale. Questo è solo un esempio del vuoto pneumatico di idee e politica sui lavori pubblici e sul verde comunale negli ultimi sette anni. Il sindaco e gli assessori si presentano per inaugurare una riga bianca.

Dov’è la programmazione per le aree verdi? Assente. Nessun nuovo parco, solo ritocchi a quelli esistenti. La dolina carsica del Gurgo abbandonata a se stessa (e il suo grande valore turistico è stato sprecato). Dissolto anche il valore della pineta di Castel del Monte, dal 2013 in carico al Comune di Andria. Servivano e servono nuovi viali parafuoco per proteggerla da eventuali incendi, come certificato anche dal Consiglio comunale. Dovevano essere realizzati dal nuovo ipotetico gestore vincitore di un’ipotetica gara che ad oggi, a fine 2017, come immaginerete ancora non si è vista. Stessa sorte per il “Bosco di Finizio”, altra proprietà comunale abbandonata a se stessa dopo che la Regione Puglia ha elargito circa 1,2 milioni di euro di finanziamenti per renderla un attrattore turistico. Noi abbiamo chiesto conto di quei soldi al Comune e alla Regione ma niente, silenzio. E pensare che avremmo un polo turistico intrigante mettendo in rete il Castel del Monte, il Gurgo, Bosco Finizio e la nostra città. Invece no: i cittadini non devono sapere. Sia mai che non si esaltino più per una riga bianca».