«Siamo contenti che il Sindaco dopo mesi che non succedeva abbia finalmente risposto alle nostre sollecitazioni, certo ci aspettavamo risposte di ben altro tenore, soprattutto risposte utili ad affrontare la questione nel merito». Commentano cosi le liste civiche di centro-sinistra del consiglio comunale andriese – Progetto Andria, Lista Emiliano e Fortunato per Andria – le precisazioni del primo cittadino Nicola Giorgino in merito alla faccenda AQP.

Nella giornata di lunedì 12 giugno le tre liste di opposizione avevano rivelato l’esistenza di una lettera indirizzata dall’Acquedotto Pugliese al Comune di Andria, in cui si vantano crediti per 216 mila euro del primo sul secondo. Martedì 13 giugno il Sindaco di Andria ha diffuso un comunicato in cui ha spiegato che: i debiti non riguardano la fornitura di acqua ma la sua depurazione e il trattamento dei liquami; il 90% degli importi sul totale riportato riguardano il periodo dal 2000 al 2010 quando a governare c’era un’amministrazione di centro-sinistra; che i settori comunali competenti stanno controllando se le cifre sono richieste siano giuste. La replica delle liste di opposizione interessate non si è fatta attendere.

«Nonostante le giustificazioni del Sindaco, quello che comunque emerge è che ci sono dei debiti che la sua amministrazione, al governo della città da 7 anni, non paga” spiegano le tre forze politiche. “Che i debiti non riguardino la fornitura d’acqua, ma la sua depurazione lo apprendiamo compiaciuti, ma ci chiediamo: cosa cambia nella sostanza? Sono comunque 216 mila euro di debiti del Comune con l’AQP».

«Il fatto che ci siano poi debiti maturati fra il 2000 e il 2010, quando Giorgino non era al governo” continua la nota, “in che modo dovrebbe giustificarlo? Le amministrazioni che si susseguono dovrebbero agire in continuità su questi aspetti. Pertanto il Sindaco si sarebbe dovuto far carico dell’onere di saldare i debiti dell’amministrazione precedente, come del resto si è fatto carico dell’onore di veder compiute opere avviate prima del suo insediamento. Oppure rispondiamo all’AQP che quei debiti fra il 2000 e il 2010 li pagheremo quando eventualmente ci sarà la prossima amministrazione di centro-sinistra?».

«A proposito dei debiti – conclude la nota – vorremmo sapere il 90% di cui si parla nel suo comunicato da quali calcoli sia risultato. Dalle carte riguardanti tali debiti – tra l’altro difficilissime da ottenere come qualunque documento noi opposizione proviamo a farci avere dagli uffici comunali – si evince altro. I debiti accumulati fra il 2000 e il 2010 ammontano a 54 mila euro. 54 mila su 216 mila ci sembra meno del 90%, precisamente il 25%. Ma soprattutto il calcolo ci dice che fra il 2011 e il 2017 – cioè da quando amministra Giorgino – sono stati accumulati altri 162 mila euro di debiti. Sarebbe interessante conoscere i motivi di tale accumulo e speriamo che gli uffici comunali competenti che stanno verificando, ne diano presto conto alla città».