«Gentile Redazione, sono un piccolo imprenditore, cartolaio e padre di famiglia. Ho deciso di scrivere questa missiva un po’ per cercare di smuovere le acque e le coscienze dei nostri amministratori ma anche per far conoscere un lato della nostra attività che a tanti risulta, per ovvi motivi, sconosciuta». E’ una lettera che giunge in redazione e scritta da un cartolaio andriese per denunciare l’enorme ritardo nel pagamento della fornitura dei libri di testo per la scuola primaria. Il cartolaio non ha voluto firmare la missiva ma, in effetti, approfondendo la questione, ad oggi non risultano ancora pagati i fornitori da parte del Comune di Andria. Una vicenda che riapre, come un macigno, i tempi di pagamento ai fornitori dell’ente comunale e che nel frattempo crea non poche difficoltà ai piccoli imprenditori locali.

«Come ben sappiamo, i libri di testo per la scuola primaria, non sono a carico delle famiglie, bensì sono un onere a carico della Pubblica Amministrazione….ma non solo. Vi vado a descrivere brevemente come avviene la fornitura dei libri ai bambini delle scuole elementari. Ogni anno, nel periodo estivo, NOI cartolai anticipiamo somme più o meno elevate per l’acquisto dei testi scolastici e facciamo di tutto affinché i bambini possano iniziare regolarmente l’anno scolastico con il materiale didattico richiesto. I libri, come ben sappiamo, vengono consegnati a titolo gratuito agli alunni, in cambio della famosa cedola. Tale cedola, viene poi girata da parte nostra al Comune affinché possiamo richiedere il pagamento dei libri consegnati. Più o meno, la consegna delle cedole al Comune, insieme alle nostre fatture elettroniche, avviene tra la seconda metà di Ottobre e i primi giorni di Novembre».

«E qui veniamo al nocciolo della questione. Volete sapere entro quanto tempo veniamo pagati? La risposta è “non lo sappiamo”, tanto è vero che ad oggi, 5 maggio ’17, non abbiamo ricevuto nemmeno un centesimo con alle porte la nuova stagione scolastica da affrontare e nuovi investimenti da fare. Anche negli anni scorsi le cose non sono andate tanto meglio e abbiamo dovuto lottare, protestare e sentire tante false promesse prima di ottenere ciò che ci spettasse. Io mi ritengo un buon padre di famiglia, al pari di tanti altri onesti cittadini, e in quanto tale, per quanto alcune tasse possano risultare non condivisibili, sono sempre puntuale nei pagamenti, facendo a volte i salti mortali. Mi aspetto quindi che la Pubblica Amministrazione si comporti da buon padre di famiglia. Possiamo comprendere che ci siano dei ritardi e che non si paghi secondo le scadenze stabilite per legge, ma dei limiti ci devono pur essere. Mi auguro quindi che per quest’anno il limite sia stato raggiunto e che chi di dovere, faccia il compito per cui è stato messo al posto in cui si trova e provveda.
Grazie per l’attenzione
».