«I cinque stelle andriesi più che proporsi per amministrare la nostra città per cambiare le cose, potrebbero candidarsi all’oscar come migliori protagonisti di video e comunicati  “spazzatura”. Infatti la montagna dei rifiuti che periodicamente tentano ossessivamente di rovesciare sull’amministrazione Giorgino, potrebbe finire per seppellirli, politicamente parlando. La vicenda dei rifiuti, a quanto pare, gli sta facendo perdere il sonno, ma al di là delle loro fantasie, c’è poco da dire e da fare nonostante tirino in ballo la storia della nomina del commissario che non mi risulta abbia eccepito nulla fino ad oggi, tanto che l’attività dell’azienda prosegue normalmente». Risponde così, in una nota, il consigliere comunale di Noi con Salvini, Benedetto Miscioscia, ribadendo la propria posizione in merito alla problematica rifiuti sollecitata dal Movimento 5 Stelle di Andria.

«Parlano di aumento della tassazione – continua Miscioscia – ma non vogliono ammettere che vi sono tantissimi comuni in cui i costi sono ben al disopra del nostro che, purtroppo per loro, rimane tra i più economici. Basterebbe informarsi sulle notizie provenienti da altri Comuni viciniori, magari leggendo qualche giornale locale, piuttosto che distrarsi per girare video e scrivere comunicati. Lanciano periodicamente accuse in merito alla vicenda della discarica di San Nicola La guardia; eppure per maggiori ragguagli potrebbero chiedere chiarimenti all’ex assessore Di Pilato, che oggi milita tra le loro fila come collaboratore del loro onorevole di riferimento.  A lui andrebbe chiesto come mai, nonostante già dal 2005 si parlava di limitata autonomia ricettiva della discarica pre-esistente, e nonostante l’emissione del decreto del commissario delegato per l’emergenza rifiuti dalla Regione Puglia n. 208/CD del 19/12/2005, considerata l’urgenza e l’indifferibilità dell’intervento, non si procedette alla cantierizzazione delle opere entro il termine massimo di 180 giorni dalla notifica del predetto decreto? Come mai non venne assicurato il completamento dei lavori entro 300 giorni dall’avvenuto inizio dei lavori?   Tutto da allora, nonostante il 15 marzo 2007 si fosse arrivati, non senza problemi, all’approvazione del progetto di ampliamento ed adeguamento della discarica per la realizzazione di una linea di biostabilizzazione e selezione dei rifiuti, rimase lettera morta ed ora hanno pure il coraggio di venirci a parlare di disastro, le cui cause andrebbero ricercate già da allora a partire dai criteri di valutazione con i quali si procedette ad individuare il sito di ampliamento e, soprattutto, sulla sua effettiva fattibilità. Per loro, perseguendo l’esempio del vecchio motto comunista del “calunniate, calunniate, qualcosa rimarrà”, l’essenziale è far credere che le responsabilità sono dell’attuale Sindaco e delle sue amministrazioni.  Alla luce di tutto questo mi permetto di suggerire ai cinque stelle più che insistere con i rifiuti,  se intendono candidarsi ad amministrare la città, di rendersi innanzitutto credibili, sforzandosi di illustrare proposte progettuali alternative a quella  classe politica definita “esperta di fallimenti” che, per loro sfortuna, in questi sette anni si è adoperata per cambiare il voto della città. Altro che politichese.

Dunque sarebbero loro quelli che vorrebbero cambiare le cose? Mi auguro – conclude – abbiano trovato la bacchetta magica giusta. Penso piuttosto che il vero disastro per la nostra città, se vogliamo dirla tutta, è ritrovarsi oggi con la disgrazia di una opposizione grillina qualunquista priva di idee e di progetti alternativi che ricorre ai soliti ripetitivi spot e sterili comunicati stampa ingannevoli, solo per tentare di guadagnare qualche labile consenso. Altro che città anormale e dei paradossi. Di anormale c’è solamente il loro paradossale pressappochismo politico».