25 aprile ovvero Festa della Liberazione ovvero un momento per ricordare all’Italia ed agli italiani, che nella Costituzione esiste l’articolo 11 quello che rimarca come “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali”. Mai articolo della Costituzione fu più attuale soprattutto perché i venti di guerra sono all’ordine del giorno ma anche perchè sono passati ben 72 anni dalla “Liberazione” e cioè da quando almeno l’Europa ha smesso di farsi guerra.

Ad Andria, come in altre città della provincia e della nazione, le celebrazioni si sono svolte presso il Monumento ai Caduti all’interno di Parco IV Novembre, con la deposizione di una corona d’alloro in memoria di tutte le vittime andriesi delle guerre ed una messa officiata dal Vicario della Diocesi, Don Gianni Massaro.

«Il 25 aprile ha sempre un significato importante – ha detto il Sindaco di Andria, Nicola Giorgino – anche se spiace notare come nonostante i 72 anni le polemiche continuano ad essere vibranti e questo non è un fatto positivo. Serve lavorare tutti assieme ad un clima di pacificazione e soprattutto di unità, quella unità e quella pace che hanno permesso di portare valori importanti di democrazia. Ci sono ancora situazioni che non si sono rimarginate ma serve uno scatto differente per recuperare un futuro unitario visto il particolare momento che si sta vivendo».