«Siamo all’assurdo, ormai nel nostro Paese gli imprenditori ed in particolare quelli agricoli, vengono considerati una categoria di sfruttatori che ormai sono da colpevolizzare e criminalizzare in tutti i modi. Si rimane allibiti di fronte ad iniziative come quella proposta da due senatori, uno di SEL tale Giovanni Barozzino e l’altro del PD Felice Casson (ex magistrato) riguardo il disegno di legge presentato sull’Introduzione del reato di omicidio sul lavoro e del reato di lesioni personali gravi o gravissime”, nonostante il codice penale già punisce sia l’omicidio doloso che quello colposo». Sono le parole di Benedetto Miscioscia, consigliere delegato all’agricoltura del Comune di Andria del gruppo Noi con Salvini, che esprime tutta la sua contrarietà al disegno di legge che potrebbe esser approvato dal Parlamento sull’introduzione dell’omicidio sul lavoro.

«Non bastava la legge sul caporalato – dice ancora Miscioscia – ora rincarano la dose presentando un disegno di legge che,  così come prontamente denunciato dalla CIA (Confederazione Italiana Agricoltori Puglia), il cui contenuto condivido pienamente e fermamente, se approvato rappresenterà davvero una ulteriore norma penalizzante e vessatoria per le numerose aziende agricole, già soggette a numerose prescrizioni in materia di sicurezza e previdenza, che porterebbe a scoraggiare molte imprese nel proseguire ad operare e a garantire non solo l’economia di questo Paese ma anche uno sbocco socio-occupazionale  sicuro,  soprattutto in un particolare momento di crisi economica generale. Con questo disegno di legge non si fa altro che penalizzare ancora di più una moltitudine di imprenditori agricoli che rispettano le norme e garantiscono la sicurezza sui posti di lavori, anche in considerazione che sono loro stessi i primi a lavorare nelle proprie aziende insieme ai propri lavoratori».

«Allora perché accanirsi così tanto nei loro confronti – dice ancora Miscioscia – Ritengo che non sia con l’inasprimento di norme, peraltro già chiare e severe, che si contrasta il lavoro nero e lo sfruttamento dei lavoratori. Penso al contrario che simili proposte possano creare solo una deterrenza ed una sfiducia che nuoce alla ripresa  occupazionale e sociale che nel nostro Paese va sempre più scemando. Piuttosto che pensare a presentare leggi penalizzanti per gli imprenditori ed in particolare agricoli, i due senatori di centro sinistra, pensassero a presentare un disegno di legge per agevolare lo sgravio fiscale e contributivo delle aziende, al fine di rilanciare l’economia e il lavoro anziché accanirsi contro gli imprenditori moltissimi dei quali vivono le loro attività con sacrifici e dedizione. Rivolgo un particolare invito ai senatori e agli onorevoli di buon senso di tutti gli schieramenti ed in particolare a quelli del centro destra, compresi quelli di Noi con Salvini, affinchè contrastino in tutti i modi tale disegno di legge e di fare proprio le istanze provenienti dal mondo delle organizzazioni di categoria. Personalmente ritengo che i due senatori presentatori del disegno di legge, dovrebbero provare, per qualche giorno, a lavorare la terra per comprendere cosa significa in agricoltura fare l’imprenditore agricolo, piuttosto che fare i legislatori stando dietro uno scranno del parlamento».