«La vicenda della discarica di San Nicola La Guardia, rischia di diventare un altro autogoal per i grillini andriesi». Ad affermarlo è il consigliere comunale di Noi con Salvini Benedetto Miscioscia

«Più che chiedere al Sindaco Giorgino cosa ne pensa del progetto sulla nuova discarica da un milione di mc. di rifiuti invocando la discussione in Consiglio Comunale, farebbero bene a rivolgere la domanda a colui che portò in Consiglio Comunale la proposta di ampliamento ed adeguamento della discarica San Nicola la Guardia nel 2007, ossia all’ex assessore Di Pilato, guarda caso, attualmente legato allo stesso gruppo del M5S cittadino che chiede lumi a Giorgino. Ma sulla vicenda della discarica, sui ritardi che hanno portato alla sua chiusura da oltre un anno e mezzo e sulle garanzie chieste sul procedimento, sarebbe opportuno fare un po’ di sana e corretta cronistoria, partendo da quando l’ex assessore Di Pilato, durante il suo mandato politico fu l’artefice della presentazione in Consiglio Comunale della proposta di Delibera n. 13 del 15/03/2007 riguardo il completamento del ciclo di trattamento di base dei rifiuti nel nostro bacino per l’impianto di San Nicola La Guardia. All’epoca, però, non mi pare che i grillini capeggiati dall’attuale onorevole, si posero il problema di far chiedere ai cittadini o alle associazioni ambientaliste cosa ne pensassero dell’ampliamento e del conseguente adeguamento della discarica, forse perché distratti a condurre le battaglie contro i termovalorizzatori. Quella Delibera, per chi non lo ricordasse, prevedeva già l’acquisizione preventiva delle aree interessate dall’intervento di ampliamento, compreso la cava utilizzata per lo smaltimento degli inerti e contemplava per il Comune anche un finanziamento POR Puglia 2000-2006 subordinato all’attivazione delle procedure di evidenza pubblica e sottolineo evidenza pubblica, per l’affidamento dell’esecuzione dei lavori per la realizzazione di una linea di bio-stabilizzazione e selezione dei rifiuti. Lavori che il decreto commissariale n. 208 del 19/12/2005 prevedeva la cantierizzazione entro massimo di 180 giorni ed il conseguente completamento, entro 300 giorni dall’avvenuto inizio dei lavori. Domanda semplice, semplice, dal 15 marzo 2007 a febbraio 2010 chi o cosa ha impedito all’ex assessore Di Pilato di far portare a termine quel progetto, nonostante la dichiarazione di pubblica utilità, urgenza ed indifferibilità dei lavori? Peraltro, è bene ricordare ai grillini che ora vogliono fare i “professorini”, che già nel 2006 la stessa discarica era già al limite esaurimento e solo un’ordinanza dell’allora Presidente della Provincia di Bari consentì l’ulteriore utilizzazione; altrimenti, oggi staremmo ancora chiederci dove sarebbero finiti i nostri rifiuti e chissà con quali costi per i cittadini andriesi. Adesso i grillini andriesi, dimenticando il passato, per mera e becera speculazione politica, tentano di scaricare le responsabilità sugli altri, facendo passare l’attuale sindaco come il responsabile dei guasti in città che sono invece da ricercarsi altrove. Dai fautori della vulgata “rifiuti zero”, avremmo auspicato un maggior impegno a condurre campagne di sensibilizzazione contro gli incivili che abbandonano i rifiuti per strada o per le campagne, piuttosto che prendersela con il Sindaco Giorgino che, per lo meno, un merito lo ha avuto: quello di avviare il servizio della raccolta dei rifiuti porta a porta spinto nella quarta città pugliese per popolazione, raggiungendo, grazie anche al buon senso e la collaborazione dei cittadini andriesi il traguardo del 65%, della raccolta differenziata, così come previsto dalle normative nazionali ed europee. Un traguardo che non mi risulta sia stato raggiunto ai tempi dell’assessore Di Pilato, quando la raccolta differenziata in città non superava il 10% ed il servizio di gestione della raccolta rifiuti lasciava molto, ma molto a desiderare. Questo per il sindaco Giorgino , per la sua amministrazione e per la maggioranza dei cittadini andriesi, vale molto di più della solita sterile ed insensata polemica mossa dai grillini, i quali, non avendo argomenti e progetti credibili ed alternativi da proporre ai cittadini andriesi, tirano fuori storie e storielle che poi nascondono retroscena che finiscono per nuocere alla loro credibilità politica, che ultimamente stando anche ai recenti fatti della Capitale, mi sembra vada sempre più scemando».