Dopo il tragico evento del 12 luglio 2016 che ha colpito la città di Andria, in molti hanno sentito il bisogno e il dovere di “far qualcosa” per ricordare le vittime. Anche gli amici e familiari di Alessandra Bianchino, giovane animatrice dell’Oratorio Salesiano che ha perso la vita nella tragedia della Bari-Nord, si sono subito mobilitati.

Tra le tante idee e i tanti progetti in cantiere è stata proposta la realizzazione di un videoclip, il cui obiettivo principale era quello di far rivivere i momenti felici di Alessandra con le persone a lei più care.

«La riproposizione delle singole scene, in realtà, non ha un semplice valore commemorativo ma vuole riproporre quello che è stato lo “stile di vita” di Alessandra, mantenerlo vivo e accoglierlo come sua eredità nelle nostre vite – ci dice Daniele Chieppa, amico di Alessandra e uno degli ideatori del progetto. Quando sono iniziate le riprese ad agosto, non avrei mai immaginato di raccogliere ore intere di video, in questo modo, tuttavia, ho avuto modo di osservare i volti, i sorrisi, gli abbracci e i sospiri di tutti, raggiungendo la consapevolezza di aver creato “insieme” una grande forza, che solo lei ha potuto ispirarci».

Strada facendo ha preso forma il Progetto “A te, Ale”, che ha visto la partecipazione (diretta e indiretta) di tutti gli affetti di Alessandra, compresa la sua famiglia.

A te, Ale – Project

Questo progetto è essenzialmente composto da due videoclip: “Per Essere Felici…” e “So keep dancing”. Nel primo è protagonista la Comunità Salesiana di Andria: animatori, genitori, salesiani, ragazzi e bambini ed il tema principale è la felicità, il domandarsi se si è davvero felici nei momenti vissuti.

Il secondo video del Progetto porta il nome di “So keep dancing” (verso tratto dalla canzone “Can’t stop the feeling! di Justin Timberlake”) e questa volta ha visto la partecipazione di tutti i suoi amici e parenti.

«Ho voluto realizzare un video che non ricordasse semplicemente Alessandra, ma che parlasse e vivesse di “Lei” – continua Daniele – un modo per raccontare Ale come figlia, sorella, zia, animatrice, amica. È un video volutamente fatto di presenze, non di assenze, e mi piace pensare che lei fosse lì con noi in ogni singola scena. A parte l’elemento del “ballo”, che ha sempre contraddistinto la sua vita, un occhio più attento noterà che ogni singola scena rappresenta fedelmente una dimensione e dei ricordi reali della vita di Alessandra: dal musical di Hairspray al suo costume di Carnevale, dai video girati con un body nero alle serate passate scorazzando in un carrello o ballando per strada con le sue amiche. Tutto parla di “Lei” e tutto sembra essere ancora così presente nelle nostre vite. E così, alla fine di questo progetto, quasi con sorpresa  – conclude Daniele – ho scoperto che i due titoli sono legati indissolubilmente perché tutti quanti insieme abbiamo capito che “per essere felici bisogna continuare a danzare”».