Termina 0-0 il match tra la Reggina e la Fidelis Andria valida per la diciottesima giornata del campionato di Lega Pro. Una sfida avara di emozioni quella del “Granillo” dove gli azzurri, meno in palla delle ultime due gare, tengono bene il campo, ma non sono mai pericolosi in area calabrese. La Reggina di Zeman ben messa in campo conquista un punto utile per non precipitare in ultima posizione.

Favarin conferma l’undici che ha battuto la Juve Stabia con l’unica novità rappresentata da Fall nel reparto avanzato al posto di Pietro Cianci. Consueto 3-5-2 con Tartaglia e Tito sulle fasce, in mediana Onescu, Piccinni e Matera, quest’ultimo preferito a Minicucci, in attacco la coppia Fall-Cruz. 4-3-3 invece per Zeman che deve fare a meno dell’attaccante Coralli perciò spazio al tridente composto da Tommasone, Bianchimano e Porcino.

Inizio di match molto equilibrato e fase di studio abbastanza prolungata. Meglio la Reggina che gestisce il pallino del gioco e prova a farsi vedere dalle parti di Poluzzi. Al 17’ primo squillo azzurro con Fall che ruba palla nella trequarti amaranto e prova la conclusione che viene respinta da un difensore di casa. Al 21’ calcio d’angolo battuto da Tito e colpo di testa di Rada che termina alto sopra la traversa. Al 26’ è la Reggina ad affacciarsi nella metà campo andriese con il destro di Botta dai 20 metri, ma la palla termina abbondantemente alta. La Fidelis Andria preme sull’acceleratore e al 33’ Cruz calcia di prima intenzione dal limite, ma Sala respinge con i pugni. Al 38’ azione avvolgente degli azzurri e tiro troppo debole di Tito che termina tra le braccia di Sala. Nel finale non accade più nulla e le squadre rientrano negli spogliatoi sullo 0-0.

Nella ripresa rientrano gli stessi 22 effettivi della prima frazione. Al 50’ rocambolesca punizione della Reggina e Possenti tutto solo davanti a Poluzzi manda alto di testa. Al 53’ è Cruz a raccogliere l’assist di testa di Fall e a calciare dal limite con la sfera che termina di poco a lato. Al 59’ prima chiara occasione da rete per la Reggina. Botta calcia dai 18 metri, Poluzzi con un colpo di reni si rifugia in calcio d’angolo. I due tecnici provano a dare una sferzata alla gara ed effettuano i primi cambi. Nella Fidelis entrano Minicucci e Starita in luogo di Matera e Fall, mentre nella Reggina fuori Tommasone, dentro Tiripicchio. Al 70’ è ancora il brasiliano Cruz a provare la conclusione da fuori con la palla che si spegne di poco a lato. Al 77’ panico in area calabrese con Cruz che anticipa l’estremo difensore Sala ma non riesce a calciare a rete. All’88’ mischia in area andriese su azione d’angolo e Poluzzi si ritrova la palla tra le braccia. Nel finale Cruz ha sulla testa la palla del match, ma termina di poco alta sopra la traversa. Reggina e Fidelis Andria si accontentano di un buon punto che permette soprattutto gli azzurri di conquistare il decimo risultato utile consecutivo.

REGGINA – FIDELIS ANDRIA: 0-0

REGGINA (4-3-3): Sala; Cane, Gianola, Kosnic, Possenti; De Francesco, Botta, Bangu (79′ Romanò); Tommasone (68′ Tiripicchio), Bianchimano, Porcino. All. Zeman.

PANCHINA: Licastro, Carpentieri, Knudse, Lo, Cucinotti, Silenzi, Lancia, Mazzone, Isabella.

FIDELIS ANDRIA (3-5-2): Poluzzi; Aya, Rada, Colella; Tartaglia, Onescu, Piccinni, Matera (65′ Minicucci), Tito; Cruz, Fall (70′ Starita). All. Favarin.

PANCHINA: Pop, Valotti, Volpicelli, Fall, Starita, Berardino, Curcio, Annoni.

ARBITRO: Davide Andreini della sezione di Forlì

ANGOLI: 8-4

AMMONITI: Cane (R), Bangu (R), Aya (FA), Starita (FA), De Francesco (R), Tartaglia (FA), Romanò (R)

NOTE: Terreno in pessime condizioni, presenti circa 1500 spettatori di cui 100 provenienti da Andria