Una conferma, vista l’ormai prossima 4^ edizione, ma anche diverse novità tra cui una grande attenzione ai particolari sul campo da gioco. E’ l’ATP Challenger di tennis “Castel del Monte” ed è tutto pronto nel campo centrale del Palasport di Corso Germania e nei due Polivalenti che fungono da campo secondario e campo pratica. Nel corso di una conferenza stampa, sono stati presentati i dettagli di un torneo che chiude, difatto, la stagione tennistica.
Ci sarà anche Tommy Robredo: il 34enne tennista spagnolo, infatti, beneficerà di una delle quattro wild card messe a disposizione dell’organizzazione. L’ex numero cinque del mondo e vincitore di 12 titoli Atp in carriera, sarà uno dei nomi che daranno spettacolo sulla superficie veloce andriese dal 19 al 27 novembre. A scorrere la lista dei partecipanti, poi, ci sono altri nomi importanti del tennis internazionale: nell’entry list, infatti, vi sono Marco Chiudinelli, numero 116 del mondo, e che nel 2014 ha vinto la Coppa Davis con la Svizzera. Ma anche Josef Kovalik, numero 120 del mondo, emergente tennista slovacco che ben presto entrerà tra i top 100. Ad aggiungere esperienza alla competizione potrebbero esservi anche gli spagnoli Pere Riba e Daniel Munoz de la Nava, l’olandese Igor Sijsling e delle cronache sportive per aver battuto anche Roger Federer a Wimbledon. Da seguire il 18enne greco Stefanos Tsitsipas, astro nascente del tennis mondiale.
Come successo in passato, gli internazionali di Andria sono tenuti in grande considerazione dalla federazione che manderà in Puglia i giovani di maggiore talento. Al momento sono due i tennisti italiani che hanno la classifica per entrare direttamente nel tabellone principale: il toscano Luca Vanni ed il lombardo Andrea Arnaboldi. La pattuglia azzurra lieviterà anche con l’assegnazione di tre wild card. Ci saranno il giovane 20enne Matteo Berrettini e Stefano Travaglia vincitore di quattro titoli ITF quest’anno. Wild card anche al pugliese Andrea Pellegrino che in questa stagione ha conquistato i suoi due primi titoli ITF.
