E’ di questi giorni la notizia della prima unione civile avvenuta nello chalet della villa comunale di Trani. Un evento storico, se si pensa che si tratta della seconda coppia pugliese omosessuale a scegliere l’unione civile, la prima nella Bat. Nicola Giuliani e Nunzio Liso, quest’ultimo cittadino andriese, hanno scelto Trani per la loro unione non solo per il meraviglioso scenario, ma anche per la prontezza con la quale il Comune ha risposto presente all’attivazione delle pratiche conseguenti all’entrata in vigore della legge Cirinnà.

Anche nel Comune di Andria, se pur con qualche difficoltà in più, gli uffici preposti alle pratiche riguardanti le unioni civili sono pronte per ufficializzare la prima storica unione civile della città federiciana. Ancora non sono note le date, comunque la sensazione è che da adesso qualunque coppia vorrà compiere il “grande passo” di unirsi civilmente, potrà farlo senza alcun tipo di impedimento. Per la richiesta di costituzione di unione civile basta rivolgersi presso l’ufficio dei servizi demografici del Comune di Andria, sito in Piazza Trieste e Trento, ritirare il modulo di richiesta e procedere con la sua compilazione. Gli addetti degli uffici, dopo una verifica di tutti i dati dichiarati, predisporranno un incontro intermedio per la firma di alcuni atti di circostanza, ed infine si procederà con la data ufficiale dell’unione civile che potrà essere fissata non prima di 15 giorni dall’incontro intermedio.

Una novità importante solo per le unioni omosessuali e non presente per le unioni civili di eterosessuali, riguarda la possibilità di uno dei due partner di acquisire il cognome dell’altro. Una pratica che, come specificato sul modulo di richiesta di costituzione di unione civile, comporterebbe il cambio del proprio codice fiscale e di tutti gli atti personali ufficiali conseguenti, atti che dovranno essere risolti dall’interessato stesso. Dal Comune di Andria fanno sapere che i ritardi creati nel mese di agosto sono giunti in seguito ai diversi periodi di ferie degli organi preposti alle attestazioni di unione civile. Dunque nessun tipo di “opposizione”, ma solo un’esigenza forzata di allungamento dei tempi. Inoltre, si è reso necessario un periodo di studio della nuova legge Cirinnà per stilare il modulo di richiesta di unione civile.

Per questa ragione sono stati diversi i tempi di preparazione tra i comuni della Bat, con la città di Trani che si è distinta per la sua rapidità. Anche il Comune di Bisceglie, dopo quello di Barletta, è pronto per avviare tutte le pratiche riguardanti le unioni civili. Dopo la delibera di giunta arrivata lo scorso 19 agosto è stato ratificato il passaggio burocratico che estende le stesse modalità di svolgimento dei matrimoni civili anche alle unioni civili.