In un palasport gremito con ben oltre 5.000 persone presenti, si sono svolti i funerali di 13 delle 23 vittime dello scontro tra treni avvenuto il 12 luglio scorso. In prima fila il presidente della Repubblica Sergio Mattarella, la presidente della Camera Laura Boldrini, il ministro delle infrastrutture Graziano Delrio e il governatore della Puglia Michele Emiliano. Presenti anche il capo della Polizia Franco Gabrielli e il Comandante Generale della Guardia di Finanza Giorgio Toschi. Tanti i giovani che hanno affollato il Palasport andriese in un’aria di compostezza e nonostante il diluvio che ha caratterizzato le prime ore della mattinata e l’avvicinamento alla celebrazione funebre. Non solo i parenti ed i conoscenti delle vittime ma anche numerose persone che hanno proprio affrontato la pioggia battente pur di essere accanto ai familiari delle persone decedute. Numerosi palloncini bianchi con la scritta “Ciao piccola Jole” sono stati legati alle ringhiere del Palasport. Enorme anche la macchina organizzativa messa in campo per gestire l’evento con centinaia di volontari presenti.
«Temiamo che per troppi anni e per tante persone queste terre siano state considerate le periferie dell’Italia, quelle periferie alle quali il nostro Papa Francesco ha fatto tante volte riferimento», ha detto il vescovo di Andria, mons.Luigi Mansi. «Speriamo che si sospenda questo fare», ha aggiunto. «Le nostre coscienze sono state addormentate da prassi che ci sembrano normali ma non lo sono: quella prassi dell’economia in cui non si pensa alla vita delle persone ma alla convenienza e all’interesse», ha affermato il vescovo. L’appello del Vescovo andriese, durante l’omelia, è stato seguito a chiusura della celebrazione dalle parole del Sindaco di Andria, Nicola Giorgino. Tante le scene di dolore soprattutto nel momento più doloroso e cioè quello dell’uscita delle bare dal Palasport andriese.