Dopo la tragedia di ieri, già nell’immediatezza dell’impatto, la Procura di Trani ha effettuato i sopralluoghi sul luogo dell’incidente per comprenderne le cause. Il pm Simona Merra e il sostituto procuratore Francesco Giannella, ipotizzano per ora i reati di omicidio colposo plurimo e disastro ferroviario.

Nessuno, ad ora, risulta iscritto nel registro degli indagati, anche se potrebbe esserci stato un errore umano. Come ampiamente spiegato, il tratto interessato dall’incidente è a binario unico e lo scontro è avvenuto ad una velocità di circa 100-110 chilometri orari come confermato dalla Ferrotramviaria. I macchinisti dei due convogli non hanno potuto azionare nessun meccanismo di emergenza o di frenata visto che proprio in quel tratto vi è una curva, in direzione Andria, da cui è sbucato il secondo convoglio.

Probabilmente non ha funzionato qualcosa nel trasferimento di informazioni tra le due stazioni, quelle di Andria e Corato. Qui il meccanismo umano sembra essersi inceppato. Ulteriori sviluppi nelle prossime ore.