Ricorre quest’anno il ventennale dell’entrata in vigore della legge 109/96 sul riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie e Andria si inserisce in questo panorama con  esperienze dirette: da ben due anni la cooperativa MigrantesLiberi gestisce  infatti Casa Santa Croce – Rosario Livatino, immobile appartenuto alla criminalità locale e da giugno 2014 centro di accoglienza di persone in condizioni di disagio sociale ed economico.

La ricorrenza pertanto è stata occasione propizia per l’organizzazione di un convegno sul tema dei beni confiscati a cura della Casa di Accoglienza “S. M. Goretti”, dela Consulta delle Aggregazioni Laicali della Diocesi di Andria e della coop.-impresa sociale MigrantesLiberi. All’incontro presso  l’auditorium “Mons. Di Donna ha preso parte anche  don Luigi Ciotti, presidente e fondatore dell’associazione Libera.

Don  Ciotti, da sempre schierato nella lotta alle mafie e sostenitore convinto della necessità di aggredire il patrimonio economico dei mafiosi per indebolirli,  è intervenuto al fine di stimolare e sollecitare le comunità cittadine all’utilizzo/riutilizzo sociale dei beni confiscati, che oggi sono in grado di creare opportunità anche lavorative .

In continuità con il progetto “Ho un debole per i deboli” l’incontro è stata occasione per la cooperativa Migrantes per presentare alla città “Occhio Vigile – osservatorio per la Verità e la Giustizia “, un servizio che si pone come finalità lo sviluppo di una cultura della Giustizia, quale supporto e sostegno alla Società per sconfiggere l’indifferenza.

Presente, oltre ai rappresentanti delle coopertaive coinvolte, anche il Vescovo della diocesi di Andria don Luigi Mansi che ha ribadito ai cittadini della comunità andriese,  l’importanza, soprattutto in quest’anno della misericordia, della lotta alla criminalità  al fine di restituire dignità ai più deboli.