In anticipo di quasi un mese rispetto alla norma e a pochi giorni dalla fine di un inverno particolarmente caldo, in Puglia stanno già facendo capolino le prime ciliegie, che a metà aprile saranno mature al punto giusto da poter essere consumate. Di solito, invece, le ciliegie maturano a maggio. A segnalare la comparsa anticipata dei frutti sui ciliegi è Coldiretti Puglia che sottolinea come la produzione regionale di ciliegie equivale al 39,8 per cento del totale nazionale. L’inverno appena finito, a livello climatologico, è stato tra i più caldi in assoluto, avendo fatto registrare una temperatura media sulla terraferma e degli oceani «superiore di 1,13 gradi centigradi rispetto alla media del ventesimo secolo», nota Coldiretti.

La sigla degli agricoltori aggiunge: «Abbiamo avuto un pazzo inverno, anche per il calo del 22 per cento delle precipitazioni, che ha sconvolto le coltivazioni, ingannate dall’insolito tepore, con l’eccezionale arrivo di produzione fuori stagione». La graduatoria dei prodotti agricoli pugliesi nel contesto nazionale vede al primo posto anche le ciliegie con una media di 467 quintali per una superficie di quasi 20.000 ettari, di cui oltre 17.000 della sola provincia di Bari, la quale possiede più dell’85 per cento della superficie investita ed il 96,6 per cento dei quantitativi prodotti rispetto al totale regionale. Anche in termini percentuali i dati pugliesi raggiungono livelli di tutto rispetto: la produzione di ciliegie in Puglia è pari al 39,8% sul totale nazionale.

«Si prospetta una ottima campagna di raccolta delle ciliegie – fa sapere Gianni Cantele, presidente di Coldiretti Puglia – perché la fioritura è stata uniforme e ci saranno pochi frutti gemelli. In ogni caso dipenderà tutto dall’andamento climatico dei prossimi giorni. I consumatori stanno avendo la possibilità di acquistare primizie mai viste prima a marzo e una grande varietà di ortaggi venduti a prezzi particolarmente vantaggiosi, perché le temperature anomale hanno determinato la maturazione contemporanea di verdure. Va verificata sempre l’origine che è obbligatoria per frutta e verdura e privilegiare gli acquisti direttamente dagli agricoltori nelle aziende o nei mercati di campagna Amica dove i prodotti sono anche più freschi e durano di più».