Una transazione da 300mila euro per un lavoro inutile. È quanto ha pagato il comune di Andria all’architetto Dioguardi in due rate liquidate tra agosto e novembre 2023 sulla base di un incarico conferito nel 2001, implementato nel 2009 e mai saldato. Dal 2013, infatti, su un complessivo costo di circa un milione di euro, residuava ancora una cifra di 400mila euro da pagare al professionista per aver redatto una serie di tavole e adeguamenti al piano urbanistico generale oggi completamente inutilizzabili perchè superate dalle normative sopravvenute in questo ampio lasso di tempo. Pare ci fossero osservazioni e contestazioni del lavoro svolto e che queste fossero all’origine del mancato pagamento della parte residuale del compenso. Nei primi giorni dell’ultimo bollente agosto però, gli uffici hanno ottenuto uno sconto del 25% dal professionista e hanno liquidato in due rate un totale di 300mila euro. Ma senza che questa transazione registrasse un passaggio politico, dal consiglio comunale in particolare. La faccenda ha trovato una ostinata volontà di far luce su una soluzione anomala adottata dal comune di Andria nella consigliera di opposizione Donatella Fracchiolla che ha interrogato la sindaca Giovanna Bruno una prima e poi una seconda volta non senza coinvolgere la Corte dei Conti. Anche nella maggioranza che sostiene l’amministrazione Bruno questo accordo agostano di un pagamento così consistente e in tempi così brevi ha destato diverse perplessità anche se ogni commento è rimasto riservato a qualche chat su Whatsapp. Non nel consiglio comunale tornato a riunirsi ieri però quando alla interrogazione con discussione in aula compulsata dalla consigliera Fracchiolla ha risposto anche il capogruppo del partito democratico che ha così definito le precedenti risposte della sindaca.

Di Lorenzo ha contestato inoltre la sostanza stessa della transazione: che secondo i revisori contabili transazione non è.

Potrebbe non essere l’ultimo capitolo di questa discussione perché, anche se la sindaca si è esibita in una lunga e pare volutamente contorta risposta, non si può dire che questa abbia soddisfatto la richiesta di chiarezza tanto della consigliera di opposizione Fracchiolla, quanto di alcuni consiglieri di maggioranza che continuano a mormorare senza trovare il coraggio di esternare il disappunto.

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