Prende il via oggi all’ospedale “Bonomo” di Andria il progetto sperimentale AMA, Area Medica di Ammissione, che ha l’obiettivo di ridurre i tempi di attesa in Pronto Soccorso ed efficientare la gestione dei pazienti con patologie di natura internistica che necessitano di presa in carico e di ricovero.
“Si tratta di un progetto innovativo e sperimentale che consentirà una gestione integrata in Pronto Soccorso dei pazienti con patologia internistica che non presentano urgenze di natura chirurgica o neurologica – spiega Tiziana Dimatteo, Direttrice Generale della Asl Bt – è un progetto realizzato grazie alla stretta collaborazione tra la Medicina Interna, il Pronto Soccorso, la Direzione medica di presidio e il Rischio Clinico. Siamo certi che farà registrare risultati importanti rispetto al tempo di attesa e alla più fluida gestione dei pazienti”.
Il progetto AMA prevede una diretta gestione da parte del personale della unità operativa di Medicina Interna, diretta dal dottor Salvatore Lenti, di 5 posti letto di Obi (Osservazione breve intensiva) presenti in Pronto Soccorso: “Il paziente che, a conclusione della valutazione del Pronto Soccorso necessita di ricovero in Medicina Interna – dice il dottor Lenti – potrà o essere ricoverato in reparto, o essere gestito in AMA da personale della Medicina interna per poi passare in reparto oppure stabilizzato in AMA e avviato a domicilio o verso servizi diversi, dal day service alle cure palliative o ai servizi ambulatoriali”.
La presa in carico immediata del paziente che arriva in Pronto Soccorso resta a carico dei medici dell’emergenza-interna: “Il paziente viene immediatamente avviato al triage – aggiunge il dottor Ernesto La Salvia, Direttore facente funzioni del Pronto Soccorso – conclusa la fase di valutazione, se le esigenze di assistenza sono internistiche, viene passato in AMA e gestito direttamente dal personale della Medicina Interna che sarà presente nella sala Obi con 5 posti letto”.
Il progetto AMA è dunque una esperienza di integrazione dei servizi all’interno del Pronto Soccorso: “l’attuale organizzazione dell’area dell’emergenza-urgenza con aree diverse di stabilizzazione del paziente – continua la Direttrice Generale – ci consente di avviare questo servizio sperimentale di assistenza i cui vantaggi siamo certi che si renderanno subito evidenti tanto per i pazienti quanto per l’organizzazione del servizio”.