Si sono tenute ieri in Commissione di Studio e Inchiesta per il contrasto alla criminalità organizzata in Puglia le audizioni richieste dalla consigliera del M5S e delegata alla Cultura  Grazia di Bari e dalla consigliera del Partito Democratico Debora Ciliento sulla sicurezza nella città di Andria.

«È necessario far sentire a chi lavora nel tessuto produttivo della Bat, che non è solo. Ho richiesto l’audizione sul tema della sicurezza ad Andria all’indomani dell’esplosione dell’ordigno davanti ad un negozio in via Don Riccardo Lotti, purtroppo solo l’ultimo di una serie di episodi che si sono verificati dall’inizio del 2023,  – dichiara la consigliera Grazia Di Bari – perché ritengo che la politica tutta debba lavorare per affrontare questa situazione. Serve agire su due fronti: la prevenzione su cui le istituzioni hanno un ruolo fondamentale e la repressione. Il nostro territorio sconta un problema di carenza di organico delle forze dell’ordine, basti pensare che la provincia di Brindisi a parità di popolazione ha il doppio di uomini e donne in divisa, e su questo dobbiamo insistere con il Governo centrale per avere un maggiore controllo. Un maggior dispiegamento di forze dell’ordine però da solo non basta: bisogna lavorare a un cambio culturale. Le denunce di tentativi di estorsione o rapine sono poche perché purtroppo commercianti e imprenditori si sentono soli e hanno paura. È nostro dovere dare vita a una rete in modo che nessuno si senta abbandonato. Oggi è stato ribadito più volte: le bombe non colpiscono il singolo, ma l’intera comunità ed è la comunità tutta che deve saper reagire. La microcriminalità in questi anni purtroppo è cresciuta, facendo aumentare la percezione di insicurezza. Ho chiesto di riconvocare la Commissione per ascoltare anche il Procuratore Nitti e la sindaca di Andria Giovanna Bruno, oggi assenti per concomitanti impegni istituzionali, perché è giusto che in questa sede ci si confronti su quello che si vuole fare per la città e per l’intera provincia. Andremo anche in Prefettura per un incontro con la Prefetta Rossana Riflesso in cui parlare insieme di quello che c’è da fare.Ringrazio i rappresentanti di Confartigianato Francesco Sgherza, Claudio Sinisi di Confcommercio, Vincenzo Minenna del Comitato per la Legalità e  Savino Montaruli dell’Associazione di Impegno Civico e Sociale ‘Io ci Sono’, per le proposte fatte sia a breve termine, ad esempio l’implementazione degli impianti di videosorveglianza, che per quelle a lungo termine e per i problemi denunciati. Non possiamo parlare di sicurezza, senza prima fare qualcosa per le esigenze più immediate, partendo ad esempio dalla zona PIP in cui ancora oggi manca la fibra e addirittura in alcuni casi manca il gas, con il risultato che la zona diventa poco attrattiva per i nuovi insediamenti e perdiamo anche la possibilità di creare nuovi posti di lavoro. Questo significa dare manovalanza alla criminalità, perché quando non c’è lavoro, non c’è cultura, non ci sono prospettive e nuove opportunità per la nostra terra i nostri ragazzi sono più vulnerabili e ricattabili. Dobbiamo partire dalla  cultura per fare qualcosa di importante  per la nostra città, solo così potremo far tornare i nostri giovani e offrire nuove prospettive di sviluppo».