Non solo un leader della difesa ma anche un goleador inatteso, in grado di griffare centri pesanti. C’è il volto di Alessandro Dalmazzi in copertina nella Fidelis Andria che ha ripreso a sperare nella salvezza attraverso i playout, obiettivo che i biancoazzurri dovranno provare a certificare domenica prossima facendo risultato a Latina: con un pareggio al Francioni servirà una mancata vittoria del Messina a Taranto mentre la vittoria assicurerebbe la presenza nel tabellone degli spareggi salvezza a prescindere dagli altri risultati.

Impiegato 35 volte sulle 37 partite in campionato, con due assenze per squalifica e infortunio prima contro il Potenza e poi contro il Pescara e appena 214 minuti saltati, Dalmazzi ha resistito a tutte le gestioni tecniche che si sono alternate in biancoazzurro: fedelissimo di Cudini, che lo aveva voluto ad Andria dopo averlo allenato al San Nicolò Notaresco e al Campobasso, è stato al centro del progetto tecnico anche con Doudou e Trocini, anche quando dalla difesa a 4 la Fidelis è passata alla linea a 3. Con il ritorno di Cudini in panchina però il rendimento del 28enne di Orbetello è tornato ai livelli consoni. E il gol all’Avellino, quarto dopo le firme contro Virtus Francavilla, Monterosi e Viterbese, lo ha consacrato al secondo posto della classifica marcatori biancoazzurra con la metà dei centri di Don Bolsius, miglior realizzatore a quota 8.

Il servizio di News24.City.