Non basta il forcing finale alla Fidelis per pareggiare i conti ad Avellino contro i cinici padroni di casa di Rastelli bravi a sfruttare al meglio il vero episodio del match a proprio favore. Tante però le recriminazioni per la squadra di Doudou che ha protestato tanto sul gol che poi ha deciso il match. Resta però la sterilità offensiva: la Fidelis non trova il gol ormai da tre partite e cioè dal secondo gol segnato al Giugliano. Ma andiamo con ordine: Fidelis in campo con un 4-3-3 con capitan Arrigoni in campo dopo la squalifica e l’assenza di Urso appiedato dal giudice sportivo. In avanti Persichini punta più avanzata con Bolsius e Pavone sulle ali. Fabriani in campo a destra mentre Ciotti a sinistra. Di contro lo stesso modulo per Rastelli con Gambale punta più avanzata e Murano alle sue spalle assieme a capitan Trotta.

La novità tattica sorprende l’Avellino che soffre tantissimo la verve degli avanti andriesi anche se per vedere una azione degna di nota offensiva bisogna attendere il 22’ quando Bolsius s’innamora troppo del pallone ed a sinistra prova anche una rabona che finisce però sul fondo. Bello lo stile meno l’efficacia. Pavone a destra, sempre molto propositivo prova una conclusione potente che non impensierisce però Pane. Sempre l’esterno andriese ci prova alla mezz’ora con un tiro da posizione defilata, palla sul fondo. La Fidelis però si spegne e sale di tono l’Avellino con i suoi uomini migliori come capitan Trotta che recupera palla in area ed il suo tiro finisce di poco a lato. Ma al 35’ l’episodio da vedere e rivedere alla moviola: Franco calcia da lontano e coglie il palo alla destra di Savini, sfera che torna al centro dell’area di rigore dove Gambale di testa l’appoggia in rete. La posizione dell’attaccante campano, al primo gol in campionato, è molto dubbia e sono tante le proteste ospiti.

Ma il gol subito non trova una immediata reazione della Fidelis che resta bloccata sino ad inizio ripresa quando è Trotta ad aprire le pochissime azioni pericolose del secondo tempo con un destro che Savini salva a terra. Dall’altro lato è Arrigoni a servire in profondità Persichini il cui tocco al volo è deviato in corner da un attento Pane. Ancora Savini è attento nell’uscita su Trotta e sulla seguente conclusione di Gambale per tenere vivo il match per la Fidelis. Tanti i cambi con Doudou che prova a dare una scossa al suo attacco passando ad un 3-4-2-1 con Tulli e Mercurio ad agire alle spalle di Persichini. La vivacità latita però e l’Avellino controlla bene nel silenzio assordante del “Partenio-Lombardi” chiuso per squalifica dopo gli scontri a Foggia. L’unico vero squillo biancazzurro arriva a tempo scaduto con Orfei bravo a proteggere palla sulla destra prima di servire al centro il liberissimo Mercurio il cui tiro è alto da ottima posizione. Punizione nuovamente troppo severa per una Fidelis comunque molto più attenta in fase difensiva anche se subisce il secondo 1 a 0 consecutivo e la seconda sconfitta consecutiva che lascia gli uomini di Doudou in terzultima piazza. Domenica al “Degli Ulivi” sarà di scena il Latina per chiudere il girone d’andata provando, quantomeno, a rilanciare le proprie ambizioni in chiave salvezza.