«Sconcerto e stupore, questo lo stato d’animo nel leggere le liste della Lega alle elezioni politiche del 25 settembre. Liste curate in modo dettagliato per consentire di avere in posizione eleggibili i soliti 4 amici al bar. Di questo la segretaria regionale del partito e la segreteria provinciale (reduce dal disastroso 1,8% di Barletta) devono dar conto. In particolar modo per aver mortificato il territorio della BAT». Lo scrive in una nota il consigliere comunale (e provinciale) della Lega, Gianluca Grumo.

«Nonostante i risultati della città di Andria, dove la Lega ha avuto tra i più ampi suffragi degli ultimi anni in tutta la Puglia, che evidentemente si è preferito dimenticare. Del resto in posizione eleggibile c’è gente che è in Giunta con il PD. A dimostrazione che quando si vogliono salvaguardare gli amici non c’è “purezza politica” che tenga. Come giustificare, poi, ai pugliesi alcune scelte effettuate dai vertici per la difesa del territorio e le sue prerogative candidando l’on. Gava di Sacile (Pordenone), l’on. Frassini di Calcinate (Bergamo), e il dott. Messina di Roma (presidente di Federanziani), a detrimento di chi da sempre difende la propria terra e si è speso per la Lega in Puglia. Nonostante tutto faremo la nostra parte in queste elezioni politiche per consentire al centro-destra di sopravanzare sia ad Andria che nei collegi della BAT il PD ed i 5 stelle. Certo va preso atto che mentre gli altri partiti della coalizione hanno rispettato il territorio della BAT, proprio chi ha sempre dichiarato che le candidature rispecchiano i territori di appartenenza, si è mostrato del tutto inadeguato a questa presunta vocazione della Lega».