Non ci saranno modifiche per i cinque quesiti referendari abrogativi perchè a livello nazionale non si è raggiunto il quorum necessario. Andria non ha fatto eccezione ed al voto sono giunti poco più di 7mila elettori con un quorum lontanissimo dall’essere superato pari al 9% degli aventi diritto. Vince il No, in controtendenza con il dato nazionale, per l’abolizione della legge “severino” (quesito numero 1), e vincono i Si negli altri quattro quesiti referendari. In particolare quasi un plebiscito per la separazione delle funzioni dei magistrati e la riforma del Csm.

Referendum n. 1 (Abolizione della legge Severino) votanti 7233 – voti validi: SI 3444 pari al 49,50% – NO 3514 pari al 50,50% – Bianche 157 – nulle 118.

Referendum n. 2 (Limitazione delle misure cautelari) votanti 7233 – voti validi: SI 3509 pari al 50,63% – NO 3421 pari al 49,37% – Bianche 189 – nulle 114.

Referendum n. 3 (Separazione delle funzioni dei magistrati, giudicante e requirente) votanti 7233 – voti validi: SI 5034 pari al 72,71% – NO 1889 pari al 27,29% – Bianche 192 – nulle 118.

Referendum n. 4 (Valutazione dell’operato dei magistrati votanti) 7233 – voti validi: SI 4774 pari al 69,55% – NO 2090 pari al 30,45% – Bianche 232 – nulle 137.

Referendum n. 5 (Riforma del Csm) votanti 7233 – voti validi: SI 4871 pari al 70,61% – NO 2027 pari al 29,39% – Bianche 209 – nulle 126.