Ammodernare i frantoi, sfruttare al massimo uno strumento importante come i contratti di filiera, lavorare sullo sviluppo del biometano e sul parco agrisolare. Sono solo alcuni dei temi trattati nel corso di un convegno organizzato ad Andria da Confagricoltura Bari-BAT. La cornice attorno a cui si è discusso sono naturalmente i fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, i cosiddetti fondi PNRR, dedicati all’agricoltura ed all’agroindustria.

All’evento ha partecipato anche l’assessore alle risorse agroalimentari della Regione Puglia Donato Pentassuglia che ha spiegato le linee guida su cui si sta muovendo l’ente. Di  certo c’è che per affrontare le sfide del futuro in materia agricola servono più contratti di filiera, uno strumento attivo praticamente dal 2003 e che, partendo dalla produzione agricola, si sviluppano nei diversi segmenti dell’agroalimentare come un insieme delle fasi di produzione, trasformazione, commercializzazione e distribuzione di un prodotto agricolo specifico.

Presenti molti imprenditori agricoli del comprensorio a nord di Bari. Molti coloro i quali hanno produzioni di olio e che nei giorni scorsi hanno nuovamente lanciato un appello accorato alle istituzioni per difendere un prodotto, come l’olio d’oliva extravergine, ritenuto un fiore all’occhiello dell’Italia ed in particolare della Puglia ma che sconta scelte nazionali ed europee discutibili oltre all’atavica difficoltà di fare rete per lavorare soprattutto nella commercializzazione finale.