Mani bianche, senza braccia o volto, compiono strani gesti. Ora reggono un microfono, ora suonano, ora sventolano il negativo di una fotografia. Parlano la lingua tipicamente italiana, quella universale dei gesti, e da qualche giorno sono sbucate sui social per raccontare tutti gli eventi del “CiòMaFEST – E’ digitale. E’ realtà”.

L’Officina San Domenico, unico centro culturale della Bat gestito dall’associazione di promozione sociale CapitalSud, domenica 20 marzo apre le porte ad una giornata che sarà un mix di arte, musica, talk, laboratori ed esperienze; un mini festival che coinvolgerà alcune associazioni andriesi, spingendosi anche oltre il territorio per un giorno. Ma per poterlo raccontare è necessario incontrare chi della mano, ha fatto il proprio simbolo: il collettivo senza volto, “CiòMaFè”.

«CiòMaFè è un progetto nato in una notte d’estate, tra un lockdown e l’altro. Volevamo creare uno spazio virtuale per aiutare le persone a incontrarsi, raccogliendo in un contenitore unico, ovvero una pagina Instagram, tutti gli eventi e le iniziative della città. In poco tempo la pagina è cresciuta e quel desiderio è diventato realtà, contando oggi una community di 13mila persone. L’obiettivo del progetto è sempre stato quello di disinnescare le logiche dei social, rendendo internet solo uno strumento per ri-connettersi alla realtà e non un luogo in cui restare. Il mondo contemporaneo, che sempre più va digitalizzando le esperienze, ci impone una riflessione su come utilizzare consapevolmente gli strumenti che la tecnologia ci offre».

“E’ digitale. E’ realtà” è infatti il sottotitolo del festival, che si apre con una gara di poetry slam a cura dell’associazione andriese Agorà Impertinente e gli Slammers, una sfida a colpi di versi che nasce dalla strada come il rap e prevede che i poeti declamino i loro versi davanti a una giuria di passaggio, un modo per avvicinare la poesia ai suoi fruitori; si prosegue con un laboratorio di camera oscura a cura del fotografo andriese Francesco Confalone, che ci propone la lentezza delle antiche tecniche di stampa in analogico, lontani dagli scatti facili e compulsivi del digitale; poi ancora “Raccontare l’impossibile”, un talk per interrogarsi su quali siano gli spazi di approfondimento per un giornalismo che ha assottigliato lo scarto tra la breaking news e la notizia vecchia, perchè mentre le si racconta le notizie sono già vecchie e il mestiere del giornalista sembra quello di “raccontare l’impossibile”. All’incontro interverranno alcune delle voci più autorevoli del panorama nazionale, quali ???????? ?????, head of strategy di Will Media; ????? ??????, giornalista freelance esperta di Medio Oriente e Nord Africa; ????? ??????, giornalista e caporedattrice di Artribune; ???????? ??????????, collaboratore di Repubblica e Campione Giornalista di Puglia 2019. Introdurrà il ?????????? ???????’ per la moderazione di ????????? ????????? di CapitalsudAPS. Tenuto conto della situazione pandemica, alcuni degli ospiti del talk saranno presenti in videocall.

Spazio alla musica con Immersound, ascolto guidato di musica al buio con il sound designer andriese Luca Cannone, il concerto dei C’ammafunk con le loro sonorità tipiche del jazz, dell’hip-hop, della psichedelia e a tratti anche del rock, e poi il dj set dei due andriesi Roberto Alvarez Capozza e Stefano Di Schiena. Non ci sarà solo da nutrire la mente, ma anche il corpo, grazie alla Ciclocucina dei Bicipedi, un’associazione andriese che opera sul territorio con la filosofia di un turismo nuovo e sostenibile: far scoprire il territorio attraverso escursioni, enogastronomia di qualità e divertimento.

A queste iniziative si aggiungerà la possibilità di sperimentare il Live painting di un grande murales collettivo all’interno dell’Officina San Domenico e fare nuovi incontri, senza schermi, con il gioco dello Speed Friending, o partecipare alla composizione di alcune installazioni. Tutti gli eventi sono compresi nel biglietto di ingresso, acquistabile online o presso l’Officina San Domenico.