Animi accesi nel consiglio comunale di andria tenuto ieri e che affrontava lo spinoso nodo della tassa rifiuti. Approvare il regolamento per la disciplina della tassa rifiuti si è rivelato più complicato del previsto con tre emendamenti, uno proposto dagli uffici, uno dall’opposizione e uno da parte della maggioranza: pomo della discordia le esenzioni tari per i beni della chiesa ma non strettamente legati al culto. Gli enti ecclesiastici cittadini hanno presentato ricorso al capo dello stato già dallo scorso anno per vedere riconosciuta una minore tassazione su oratori, sale di catechismo e luoghi simili. Tutti i candidati sindaco si erano impegnati a riconoscere una tassazione più bassa a quelle categorie che creano valore per la città con inevitabile particolare riferimento alla chiesa. Di fatto si è tornati alla situazione instaurata dal Commissario Prefettizio Tufariello scontentando sia l’area più progressista della maggioranza che l’area più cattolica di cui è principale esponente proprio il sindaco Giovanna Bruno che oggi in un comunicato ha assunto l’impegno di rivedere l’impianto del regolamento tassa rifiuti non appena le casse lo consentiranno.

L’esenzioni non hanno nulla a che vedere con la situazione economica del comune fanno notare le opposizioni che con l’avvocato Luigi Del Giudice si sono espresse con parole forti

L’opposizione contesta anche la validità delle nuove tariffe dei rifiuti che aumentano del 4% per le utenze domestiche e diminuiscono parimenti per le utenze non domestiche. Il piano economico finanziario presentato dall’agenzia regionale per i rifiuti non sarebbe valido: il direttore generale Grandaliano lamenta il ritardo del comune nella consegna dei documenti per inerzia, fatto che avrebbe impedito la validazione. Per le opposizioni il pef è non valido ma non solo: sarebbe addirittura falso perché anche questa amministrazione non ha inserito i debiti con l’ex Autorità di bacino ammontanti a quasi 7 milioni. Il termine non è perentorio ribatte Di Lorenzo del PD che con la maggioranza compatta voterà il pef. Approvazioni che consentono, dice il sindaco Giovanna Bruno di procedere con la ripartizione del Fondo emergenza Covid di € 800.000 sulla tassa rifiuti per le aziende danneggiate.