Nei giorni scorsi, a Bitonto, personale del Commissariato di Andria dava esecuzione ad una Ordinanza di Custodia cautelare in carcere a carico di C. P., classe 1981, perché trasportava all’interno della propria vettura Kg 4,390 di marijuana.

La misura cautelare adottata dal Giudice Preliminare di Trani, costituisce il risultato della attività posta in essere dalla squadra di Polizia Giudiziaria del Commissariato di Andria e coordinata dalla locale Procura della Repubblica.

Nell’ambito di un’attività tesa alla prevenzione e repressione dei reati predatori, veniva individuata sulla S.P. 231 nel tratto nord l’autovettura Lancia Ypsilon di colore blu targata BL263ZS condotta da un singolo soggetto.

Trattandosi di un modello di autovettura più volte segnalato alle Forze dell’ordine, il personale di Polizia tentava di effettuare un controllo della stessa, così suscitando la reazione e la fuga del soggetto, che veniva prontamente inseguito dagli operanti. Durante l’inseguimento si percorrevano ad alta velocità, tra pedoni e le tante autovetture in transito, numerose strade sia urbane che di campagna, per proseguire su strada dissestata e sterrata ove terminava la corsa in quanto il conducente, abbandonava la sua autovettura con la portiera aperta e continuava a fuggire a piedi in direzione via Canosa per le campagne limitrofe, inseguito, sempre a piedi dai componenti della squadra di P.G. che però dopo circa 600/700 metri fra le campagne e gli alti arbusti, ne perdeva le tracce.

Terminato con esito negativo l’inseguimento e la successiva ricerca fra i numerosi campi ivi presenti, si procedeva al rinvenimento e sequestro dell’autovettura Lancia Ypsilon targata BL263ZS, al cui interno era celato un bustone in plastica di colore nero contenente nr. 4 involucri in plastica trasparente sigillati ermeticamente, ognuno di essi contenente a sua volta marijuana del peso lordo complessivo di Kg. 4,390.

La successiva attività di indagine permetteva di identificare compiutamente il conducente della vettura e di attribuire il possesso dell’ingente quantitativo di sostanza stupefacente allo stesso, che dopo le formalità di rito veniva associato alla Casa Circondariale di Trani a disposizione dell’A.G. procedente.