«Il Forum Ambiente e Salute Andria “Ricorda, Rispetta”, nato a maggio dello scorso anno dall’unione di ben 42 sigle associative impegnate su vari fronti per la difesa della salute dei cittadini andriese e la salvaguardia del territorio, negli sorsi mesi si è reso protagonista di diverse iniziative che meritano attenzione e richiedono un approfondimento e un’interlocuzione seria da parte delle istituzioni». Interviene così, in una nota, il presidente del gruppo consiliare di Forza Italia in Regione, Nino Marmo.

«Tra le varie lodevoli sollecitazioni avanzate dal Forum vi è quella che riguarda lo spostamento della fermata dei pullman da Piazza dei Bersaglieri a Largo Appiani. Una proposta che vuole risolvere un evidente problema legato non solo alla mole di traffico ma anche, e soprattutto, di inquinamento che l’attuale situazione produce a causa dei pullman che stazionano in un punto centrale della città.

In questi giorni ho cercato di capire se l’opzione proposta potesse essere effettivamente realizzata e in che tempi, per questo ho avviato un’interlocuzione con professionisti specializzati i quali mi hanno prospettato una soluzione alternativa, immediatamente applicabile. Le difficoltà legate allo spostamento della fermata a Largo Appiani sono di natura tecnica e infrastrutturale in quanto per assicurare un collegamento diretto, vista la presenza della ferrovia che separa l’attuale fermata da quella ipotizzata, sarebbe necessaria la realizzazione di un ponte di collegamento che dovrebbe essere alto almeno 7 metri, per via della presenza dei cavi dell’alta tensione. Ma anche l’eventuale passaggio a raso si scontra con il fatto che, nel caso poi si inizi a scavare per realizzare la trincea per i treni e la nuova stazione centrale sottostante, l’altezza si raddoppierebbe. Tralasciando i tempi di realizzazione, che certamente non sarebbero brevi, vi sarebbe anche un oggettivo problema di sicurezza vista l’altezza del ponte. E’ il caso di ricordare che Ferrotramviaria ha in corso alcune attività cruciali in questa fase, innanzitutto l’assegnazione definitiva dell’appalto di costruzione del Grande Progetto d’interramento, per cui l’area da Via Giovine Italia a Via 24 maggio passando per il passaggio al livello di Corso Cavour/Viale Gramsci diventerà un cantiere aperto. Già oggi dalla Stazione Centrale non partono più treni, né per Bari e nemmeno per Barletta per cui la soluzione ottimale, allo stato attuale sarebbe lo spostamento della fermata dei pullman presso il parcheggio della stazione Andria Sud che dovrebbe essere a breve operativo in vista anche della ripresa della circolazione ferroviaria prevista per novembre. Una soluzione che permetterebbe da subito di risolvere il problema ma che non deve essere considerata come una soluzione definitiva dato che entro il 2 marzo, se non vi saranno ricorsi, saranno aggiudicati i lavori di interramento dei binari ed entro fine anno l’inizio dei cantieri. Quando i lavori saranno completati, allora i tecnici potranno studiare la migliore delle opzione tra le tre aree utilizzabili quale nodo di scambio: Stazione Andria Sud con parcheggio esistente, Largo Appiani facilmente organizzabile in parcheggio e lo Slargo in via Vecchia Barletta nei pressi del Giardino Graziella Mansi, dove fanno tappa i pullman per tratte nazionali e oltre che avrebbe a pochi metri la nuova stazione ferroviaria Andria Nord. Nel frattempo la soluzione prospettata, mi sembra quella più facilmente realizzabile.

Certo questo dovrebbe prevedere una rimodulazione delle corse delle circolari urbane per assicurare il trasporto dei cittadini al parcheggio della stazione Andria Sud, dotata già di sottopassaggio pedonale quindi accessibile anche da Via Mozart, ma sarebbe un provvedimento di riorganizzazione delle corse che non credo comporti grandi difficoltà. Oggi lunedì 10 febbraio, gentilmente invitato insieme ad altri consiglieri, ho incontrato i responsabili del Forum “Ricorda Rispetta” e mi sono fatto promotore di questa proposta, che considero una ipotesi molto concreta e immediatamente realizzabile, utile ad arricchire la riflessione per trovare una soluzione condivisa nel minor tempo possibile. Credo che questo modo di fare, caratterizzato dal confronto serio e non urlato tra varie posizioni sia il modo migliore per fare il bene di tutta la città di Andria».