Male nella prima giornata della scorsa stagione, malissimo nella prima giornata di questa nuova avventura in serie D della Fidelis Andria per una giornata da dimenticare in fretta: lo scenario è sempre lo stesso e cioè lo Stadio “Morra” di Vallo della Lucania. Le condizioni sono però decisamente diverse. Alla squadra di Giancarlo Favarin non è bastata una lunga preparazione ed un pre campionato di ottimo livello per partire con il piede giusto in campionato contro la Gelbison di Martino abile a sfruttare al massimo le gentili concessioni di una difesa assolutamente da rivedere in casa andriese. Il tecnico andriese sceglie di cambiare modulo, rispetto al match contro il Bitonto e crea un 4-3-1-2 con Cristaldi e Palazzo in avanti ed alle loro spalle Palumbo. In difesa subito nella mischia Kosnic e Massa accanto a Cipolletta e Zingaro. Per i padroni di casa, invece, un 3-5-2 che spesso si trasforma in un vero e proprio 3-4-3 Pipolo e Orlando in avanti con Rizzo pronto al supporto offensivo. Ed è proprio il numero 11 di casa il vero protagonista del match. Inizio shock per la Fidelis che colleziona tre errori in 20 minuti e la Gelbison ne approfitta per fare un insperato tris.

La Fidelis parte decisamente meglio: è subito Palazzo a provare una conclusione alta da buona posizione. Palumbo ci prova dalla distanza ma è bravo D’Agostinoa a bloccare tutto. Bedin si fa intercettare il passaggio e Kosnic è costretto a rinviare in fretta sul corpo di Pipolo. Palla a Rizzo che spostato a destra, tutto solo davanti a Belladonna, non sbaglia. Andria colpita e stordita e cinque minuti più tardi, al 17’, è Belladonna a lisciare il pallone clamorosamente su di un retropassaggio di Zingaro consentendo sempre al numero 11 di casa di siglare il più facile dei gol. La Fidelis timidamente prova a reagire ed il cross di Zingaro raccolto da Cristaldi mette in difficoltà la retroguardia di casa costretta ad un affannoso recupero. Fuori Cipolletta, per scelta tecnica, dentro Porcaro ma difesa che dopo un solo minuto balla nuovamente: è lo stesso neo entrato a sbagliare il passaggio in ripartenza, è sempre Rizzo a recuperar palla ed a metter a segno il tris personale e di squadra. Errori imperdonabili che permettono alla formazione di Vallo della Lucania di allungare in soli 20 minuti di gioco sul tre a zero. Timidi segnali di ripresa per la Fidelis che tenta di alzare il proprio baricentro affidandosi soprattutto alla verve di Petruccelli che prima prova un cross preda di D’Agostino e poi prova una conclusione al volo su azione insistita da destra ma la sfera è ancora preda dell’estremo difensore di casa.

Primo tempo da dimenticare per gli uomini di Favarin che sceglie subito di mandare in campo Banegas al posto di Bedin per dare più brio alla manovra andriese. Montemurro ci prova da lontano, sfera di poco a lato, poi è la volta di Petruccelli con un tiro da fuori area. Poi in campo ci va anche Gava ed è Palazzo di testa a sfiorare il gol su di una uscita a vuoto di D’Agostino ed il corner battuto da Banegas. Ma la giornata no della Fidelis si completa con quanto accaduto poco dopo la mezz’ora al proprio estremo difensore: Belladonna, con palla lontana, si accascia da solo nel cuore dell’area di rigore. Tanta apprensione e poi la corsa in ambulanza. Per il numero uno andriese, dopo i primi accertamenti, le dimissioni ed il rientro in città con la squadra. Una giornata da dimenticare completata anche dal palo colpito da Tandara attorno al 40’ e dal miracolo di D’Andrea su una conclusione dal limite ma soprattutto dalla incapacità vera di reazione mostrata dall’undici di Favarin. Ora subito turno di riposo a causa del rinvio della sfida casalinga contro il Cerignola ed in campo si tornerà contro il Gladiator, in trasferta, domenica 15 settembre.