Si chiude dopo nove anni ed a tarda notte l’esperienza amministrativa del centrodestra ad Andria e del Sindaco Nicola Giorgino. Il bilancio di previsione 2019, unico punto all’ordine del giorno del Consiglio Comunale di questa sera, non trova i 17 voti favorevoli necessari per esser approvato. La spaccatura nella maggioranza di centrodestra non ha una soluzione e durante l’assise pubblica volano gli stracci ed i toni restano altissimi per le otto ore circa di discussione in un clima da resa dei conti. Sono solo 14 i voti favorevoli mentre sono 18 i contrari ed 1, il presidente del consiglio Marcello Fisfola, astenuto.

Forza Italia ed Andria Nuova non tornano indietro e votano contro il provvedimento determinando la frattura definitiva con gli altri partiti di centrodestra. Contro, naturalmente, anche tutte le opposizioni. Di bilancio, difatto, non si è praticamente parlato se non nella illustrazione del provvedimento da parte dell’Assessore al Bilancio, Francesco Lullo. Poi solo rivendicazioni ed accuse incrociate velate ed esplicite con una certezza finale: “questa stagione del centrodestra è finita”, e del futur non v’è certezza.

Inizia una nuova stagione che, nel frattempo, lascia la città di Andria nelle mani di un Commissario Prefettizio che sarà nominato dal Prefetto nei prossimi giorni. Si tornerà al voto a maggio prossimo dopo difatto 10 mesi di commissariamento, ma nel frattempo ci sarà da approvare comunque il bilancio nell’ottica di un piano di predissesto che oggi è ancora in fase di approvazione dal Ministero.