«Sono giorni difficili per la politica andriese, che pare ricevere quasi esclusivamente attestati di sfiducia: in troppi contestano l’operato di questa amministrazione comunale, ormai assediata anche a livello intestino con possibili fratture che rischiano di far saltare completamente il banco. Ma i nove assessori della Giunta non ci stanno e hanno fatto quadrato attorno al Sindaco Giorgino attraverso una nota in cui rivendicano i risultati conseguiti “nell’ottica dell’ammodernamento della città” attraverso “opere e azioni di straordinaria importanza che nella quotidianità hanno consentito alla nostra comunità di fare quel salto di qualità che tutti attendevano in materia ambientale, culturale, di sicurezza, di opere pubbliche, in finanziamenti ottenuti, nella mobilità e per una maggiore sostenibilità».

Lo ha ribadito con forza anche l’Assessore alla Cultura e al Turismo, avv. Francesca Magliano, tramite dichiarazioni sui propri profili social in cui sottolinea il lavoro svolto in questi anni a vantaggio di una città che è cresciuta sotto diversi aspetti: «Buongiorno a tutti. Vi ringrazio per l’affetto che mi dimostrate, ma, non sono morta. Anzi, sono più viva che mai! In questa settimana non ho avuto il tempo di aggiornarvi sul lavoro svolto, perché stiamo lavorando su diversi fronti ed anche sulla Fiera d’Aprile, che richiede uno sforzo doppio, non potendo contare su risorse comunali. Ho condiviso il comunicato sottoscritto da tutti gli assessori e che ho ritenuto necessario, per rivendicare il duro lavoro svolto in questi anni, obbedendo ad un senso del dovere che ha sempre contraddistinto il mio operato. Ritengo che tante componenti hanno remato contro questa consigliatura: dalle “condizionanti” ed estenuanti questioni politiche alla riduzione dei fondi statali, al pagamento dei debiti fuori bilancio ereditati (abbiamo pagato 30 milioni di debiti rinvenienti dal passato), ai mutui ereditati, all’adozione della contabilità armonizzata che ha stravolto la contabilità pubblica e ha costretto (per fortuna) gli enti locali, ad una doverosa operazione verità sulla situazione finanziaria.

Dinanzi a questa situazione era più facile andare via che restare, anche perché le famose indennità ridotte non coprono neanche i costi di gestione di case, di studi professionali e della politica, chi è al lavoro h24 per risolvere i problemi della città. Solo la passione e il senso di responsabilità possono sorreggere un impegno così costante. Poi chi fa, sbaglia, ma, la nostra città checché se ne dica, è ormai una città trasformata, non solo urbanisticamente, ma nelle abitudini. Al di là delle boccaccesche performances sui social dell’opposizione (ormai in piena campagna elettorale), delle atmosfere di kafkiana memoria vissute negli ultimi consigli, che “istigano” parte della città, credo che il tempo sia galantuomo, rende tutto più nitido e che le forze più positive, alla fine possano convergere verso un obiettivo comune di crescita e superamento delle difficoltà.

Nel frattempo, nessuno avrà la forza di declassare il mio modus operandi ad un grande fratello, perché tutti gli atti amministrativi sono pubblici (pubblici per tutti) e perché per me, la politica era, è e resterà “un’arte nobile” che, con spirito di servizio, deve disegnare i contorni di una collettività, anche nei momenti più difficili», conclude l’Assessore Magliano.