Mentre la politica continua ad azzuffarsi sulla questione discarica, ad Andria quella stessa politica fa finta di nulla di fronte alla vera emergenza ambientale e sanitaria che è rappresentata dall’abbandono dei rifiuti nelle campagne.

Un turista che voglia attraversare le cosiddette “Strade dell’Olio” piuttosto che “Le Vie del vino” o i nostri straordinari tratturi resterebbe a bocca aperta e si chiederebbe: “ma questa città da chi è amministrata? Da chi è governata”. Possibile che questi tesori nessuno sia in grado di preservarli e di curarli?

Se la politica tace il mondo associazionistico, almeno quello indipendente e sganciato dal Polisindacato, reagisce ancora e lo fa lanciando questo terribile allarme, che non riguarda dunque solamente il settore agricolo ma la salute delle persone, dei cittadini tutti. Il C.L.A.A. (Comitato Liberi Agricoltori Andriesi), infatti, denuncia un’emergenza ambientale dalle dimensioni sempre più preoccupanti.

«E’ inaccettabile che le aree rurali vengano utilizzate come discariche a cielo aperto, depauperando un territorio curato e produttivo, inquinando la terra e il sottosuolo, arrecando un danno ingente all’imprenditore agricolo che spesso è chiamato a rimuovere i rifiuti sversati da altri, subendone anche le conseguenze qualora non riesca a dimostrare di non essere stato lui ad averli prodotti. Si tratta di un fenomeno grave ed in escalation, dove a sversare rifiuti di ogni genere non sono più soltanto i gruppi criminali ma anche residenti che scaricano nelle aree rurali ogni genere di rifiuto, senza il minimo rispetto della proprietà privata degli agricoltori e arrecando un danno ambientale e di immagine incalcolabile».

La denuncia del C.L.A.A. trova condivisione anche da parte di associazioni ambientaliste della città di Andria e di Comitati facenti parte della Consulta Ambiente. Per il Comitato Quartiere Europa parla il fondatore e coordinatore Savino Montaruli il quale continuamente denuncia anche la difficoltà di vivere in un quartiere ridotto a pattumiera a cielo aperto dove solo grazie all’azione continua e perseverante del Comitato si sono evitate vere e proprie emergenze ambientali.

Il presidente del Comitato Liberi Agricoltori Andriesi, Nicola Losito, aggiunge: «Ogni discarica che si crea in una proprietà privata, se non viene individuato il colpevole dello sversamento illecito, il suddetto materiale deve essere smaltito a suo carico. Ciò però non può garantire tranquillità agli agricoltori».

«Di fronte alle emergenze che si riscontrano – riprende il consigliere Zagaria Natale Francesco – occorre adottare tutti gli accorgimenti a tutela della sicurezza e della salute, accertare le responsabilità e avviare le necessarie azioni di risarcimento danni diretti ed indiretti a favore delle comunità e delle imprese colpite». Il consigliere Zagaria conclude affermando: «E’ stato raccolto nell’ultima riunione materiale fotografico e segnalazioni di discariche abusive sparse in tutto l’agro andriese dove si evidenziano materiali di qualsiasi provenienza».