E’ un “no” convinto quello della Flai CGIL al rinnovo del contratto provinciale per i lavoratori del comparto agricolo. Un rinnovo atteso da 18 mesi e che interessa circa 24mila lavoratori solo nella provincia BAT e ben 40mila nella provincia di Bari. Un rinnovo che, tuttavia, secondo la CGIL, non può essere al ribasso visto che priva di diversi diritti i lavoratori dopo le proposte delle associazioni datoriali accettate da Cisl e Uil. Il nuovo contratto, sempre secondo la FLAI è il primo che prevede una perdita salariale di circa 26 euro al giorno per i lavoratori. Un contratto da rispedire con forza al mittente. Di questo si è discusso nella sala gremita della storica Camera del Lavoro in Piazza Di Vittorio ad Andria.

«Non c’è stata nessuna consultazione per validare un accordo per validare la contrattazione sindacale – ha detto Giuseppe De Leonardis, Segretario della CGIL BAT – chi ha firmato non è rappresentativo della maggioranza dei lavoratori ed ha violato gli accordi sindacali. C’è stata una bruttura contrattuale che peggiora la condizione dei lavoratori ormai non più specializzati ma considerati operai comuni. Un problema che si riverbera sul salario effettivo ma anche sul salario differito e cioè per la parte pensionistico. In più c’è un altro grave problema e cioè quello di andata e ritorno. Si passa dagli attuali 100 minuti per spostarsi al posto di lavoro ora si passa a 250 chilometri. Questo contratto in deroga non può avere efficacia per tutti i lavoratori e quindi ora noi apriremo una battaglia contrattuale e previdenziale perchè non possiamo accettare questo modo di fare».