Una lunga seduta di Consiglio Comunale iniziata con tanti dubbi e pochissime certezze ma che alla fine lascia intatta la sostanziale compattezza della maggioranza di centro destra a supporto del Sindaco Nicola Giorgino. Non sono mancate le polemiche, gli abbandoni dell’aula e le accuse tra le parti, in un’assise che, tuttavia, è stata piuttosto serena e con pochi toni animati. Alla fine via libera alle deroghe per il nuovo Poliambulatorio ASL in via Barletta angolo via Padre Dehon, oltre che alla nuova Caserma dei Carabinieri che sorgerà in via De Ceglie. Via libera all’unanimità dei presenti anche all’individuazione della nuova area per la realizzazione del nuovo Ospedale di 2° livello che sorgerà in un’area di circa 20 ettari in contrada Macchie di Rose ad Andria sulla direttrice della ex SP231 in un luogo baricentrico rispetto alle comunità di Canosa e Corato.

Ad aprire l’assise sono state le quattro interpellanze del Movimento 5 Stelle con scuole e strade della BAT, degrado di Piazza Bandiera e Moro, giostrine vandalizzate nel Parco Ursi ed il ritiro dell’ultima sul personale comunale. Un ordine del giorno licenziato all’unanimità e condiviso con tutte le forze politiche, infatti, ha riguardato la chiusura che avverrà il 15 luglio prossimo della sede distaccata della Camera di Commercio di Andria. Locali in locazione a carico del Comune di Andria e senza costi particolari per la Camera di Commercio oltre ad un bacino d’utenza importante da difendere. La richiesta è quella di impegnare l’amministrazione a svolgere un ruolo rilevante verso gli organi competenti per evitare che venga chiusa la sede andriese.

Inversione di ordine per i provvedimenti e partenza riservata alla localizzazione del nuovo Ospedale di Andria. Dopo la lunga relazione dell’Assessore Laera che ha ripercorso tutto l’iter sin qui svolto per l’approdo in Consiglio Comunale e che ha parlato anche della necessità di rispettare la pluralità dei proprietari e la lontananza dalle aree industriali. Circa 60 proprietari e 20 ettari come detto per un sopralluogo tecnico della Regione che ha dato anche un parere preliminare favorevole. Il Movimento 5 Stelle, a quel punto, ha annunciato l’abbandono dell’aula a causa del metodo scelto per l’individuazione delle aree non solo dell’ospedale ma anche delle altre due delibere. Secondo i pentastellati, infatti, sarebbe stato necessaria una gara ad evidenza pubblica. Abbandono non gradito dalla maggioranza che ha ribadito la necessità, invece, di compattare le fila del Consiglio Comunale per esser più forti e coesi in una lunghissima procedura e che richiede ancora molti passaggi burocratici. In particolare il Primo Cittadino ha ricordato come sarebbe stato impossibile immaginare un avviso pubblico con oltre 60 proprietari. Tante le reazioni tra cui quella di Nino Marmo (FI) che ha parlato di giornata di festa rovinata da comportamenti sconsiderati o la consigliera Giovanna Bruno di Progetto Andria, che ha ricordato come forse tutte le amministrazioni comunali debbano assolutamente tenere sempre premuto l’acceleratore per muovere più rapidamente le cose. All’unanimità dei presenti il provvedimento è stato licenziato.

Il dibattito, poi, si è concentrato sul Poliambulatorio della ASL BT che sarà allocato in un immobile di via Barletta ad angolo con via Padre Dehon in una zona periferica della Città di Andria. Approvata a maggioranza, in particolare, la deroga ai fini urbanistici con cambio di destinazione d’uso dell’immobile composto da tre piani ed un piano interrato, nonostante le diverse perplessità delle opposizioni ma anche della maggioranza con i voti contrari, già annunciati, da Giovanna Bruno di Direzione Italia e dal Presidente del Consiglio Comunale di Forza Italia Laura Di Pilato. Nonostante, anche, i dubbi espressi da Saverio Fucci sempre di Forza Italia che ha chiesto lumi sulla decisione di intendere la richiesta come interesse pubblico su un intervento privatistico. Alla fine 17 voti favorevoli, 8 contrari e 2 astenuti (proprio Saverio Fucci di Forza Italia e Francesco Lullo di Direzione Italia). Approvato, poi, sempre a maggioranza un ordine del giorno a completamento della delibera, con un impegno da assolvere per Amministrazione ed ASL ad aumentare le corse bus per quel luogo ma anche a raddoppiare il CUP lasciando intatto quello di via Potenza e prevedendo che nell’attuale Ospedale di Andria sia, in futuro, allocato proprio il poliambulatorio dopo la costruzione del nuovo nosocomio.

Fuori diversi consiglieri di minoranza e discussione più rapida per la deroga a costruire della nuova Caserma dei Carabinieri che sarà allocata tra via De Ceglie e via Paganini. Una storia che si trascina da diversi anni e arriva ad un punto di snodo: approvazione a maggioranza dal centro destra con i soli due voti contrari dei consiglieri di minoranza rimasti in aula e cioè Daniela Di Bari e Giovanni Vurchio. Una vicenda che, come ha ricordato il Consigliere Di Noia, apre uno scenario nuovo per la Città di Andria, visto che la Caserma, come ampiamente ricordato in tanti articoli scritti sul provvedimento, sarà costruita da un soggetto privato ma per finalità vincolata e pubblica come la realizzazione della Caserma stessa. Dopo oltre 5 ore di Consiglio la seduta è stata sciolta.