Giornata decisamente dal respiro internazionale quella di venerdì del Festival Castel dei Mondi.
Già a partire dalla mattina con il Wooden circus, il circo di legno della compagnia ceca Karromato ha allietato la giornata dei più piccoli, presso il quartiere San Valentino di Andria con marionette che riproducono le atmosfere del circo centroeuropeo del XIX secolo.

Contemporaneamente, il professore Francesco Sabatini, presidente onorario dell’Accademia della Crusca, ha tenuto una lectio sulla lingua italiana, in esclusiva per i ragazzi del Liceo scientifico Nuzzi grazie ad un incontro organizzato dalla Società Dante Alighieri di Andria che, per l’occasione, ha incrociato la programmazione del Festival. Non sono rimasti esclusi gli altri cittadini che hanno potuto ascoltare presso la biblioteca comunale, nel pomeriggio, l’illustre professore che è intervenuto sui temi identitari della lingua italiana messi sempre più in discussione dalle istanze globalizzanti.

La serata invece, sotto lo chapiteau si è aperta con una prima nazionale, Love & money della Compagnia del Sole, da un testo del drammaturgo contemporaneo inglese Dennis Kelly.
Contestualmente proprio quattro drammaturgie di Dennis Kelly sono state pubblicate in italia per la prima volta in traduzione. L’attualità delle opere di Kelly, in perfetta sintonia con il tema del Festival di quest’anno, ha decisamente un respiro internazionale ed universale, ponendo l’uomo contemporaneo di fronte alla sua più grave mancanza: la perdita del senso del sacro, della verticalità e della spiritualità, intesa non tanto in senso puramente religioso quanto di vocazione umana alla ricerca di una felicità e di una dimensione altre e superiori a quelle puramente materiche e materialiste. Per far questo Kelly, ci racconta la storia di una coppia, quella composta da David e Jess, tragica e ridicola al tempo stesso, come solo la vita sa essere. Una storia di umane contraddizioni tra ambizioni, desideri e limiti, perfettamente aderente alla condizione dell’uomo del nostro secolo.
La Compagnia del Sole, egregiamente di retta da Marinella Anclerio, riesce a porte sulla scena questo percorso di vita a stazioni restituendo allo spettatore, soddisfatto, tutta la ricchezza e lo spessore della scrittura di Kelly.

Altri toni dalle sonorità alternative, quelli invece che hanno acceso la notte dell’Officina San Domenico, grazie alla band dei Levitation room che dalla California hanno portato al fetsival la musicalità di Ethos, un lavoro capace di trasportare il pubblico in un nebbioso e caldo paesaggio californiano dall’atmosfera malinconica di un amore estivo, addolcendo quella autunnale di una serata andriese di fine settembre.